Savona, 8500 euro di sanzione Tari a un bar: "In questo periodo, è una condanna"
di Redazione
"Disposti a pagare quanto dovuto ma ci vengano incontro con una rateizzazione"
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Già messi in ginocchio dalle restrizioni dovute all'emergenza covid, immaginate cosa può significare per un bar vedersi anche recapitare una cartella Tari da 8500 euro, fra sanzione, arretrati e interessi vari. E' quanto è successo ad un bar di Savona, il "Magia di Caffé", un'azienda familiare in cui lavorano Fabrizio, sua moglie e una dipendente, che peraltro in questo momento di trova in cassa integrazione.
"Un mese fa - ci racconta Fabrizio - l'azienda incaricata di riscuotere i tributi per conto del comune di Savona ci ha inviato questa mazzata. noi abbiamo questa attività da 9 anni e, a suo tempo, avevamo fatto tutti gli adempimenti necessari, inviando i documenti richiesti ai vari uffici competenti. A distanza di tanti anni, onestamente non ci possiamo ricordare ma, a suo tempo, avevamo dichiarato una metratura del locale simile a quella che oggi ci contestano e per la quale è arrivata questa sanzione. Probabilmente avremmo dovuto fare un ulteriore passaggio presso un ufficio che si occupa proprio della tassa sui rifiuti ma non ricordo se l'avevamo fatto o meno".
E adesso, a distanza di tanti anni, la ditta Andreani, l'esterna incaricata della riscossione, bussa alla porta dell'azienda di Fabrizio, contestando il fatto che finora sarebbe stato pagato meno di quanto in realtà dovuto: "Dovremmo pagare un arretrato Tari di circa 5000 euro - racconta Fabrizio - più circa 3500 euro di sanzioni. Noi non ci siamo mai accorti di questa differenza, perché a noi arrivavano regolarmente i bollettini Tari da pagare. Erano di circa mille euro l'anno e noi li abbiamo sempre pagati, quindi siamo in completa buona fede. Dopo l'arrivo della sanzioni, abbiamo provato a contattare Andreani che però, ci hanno risposto, può fare poco: se si paga entro due mesi, si può solo accedere ad una riduzione a 6500 euro e una rateizzazione di 36 mesi. Ma questa spesa per noi, in questo momento, è impossibile: lavoriamo solo per asporto e con incassi ridotti al 20-30%".
Una situazione ingarbugliata, insomma, per la quale il "Magia di Caffé" si rivolge all'amministrazione comunale: "Abbiamo ricevuto l'invito da parte dell'assessorato a prendere un appuntamento per esporre il nostro caso e provare a vedere se si possa trovare una soluzione, magari con una rateizzazione più diluita e, speriamo, non dovendo pagare una sanzione così alta, visto che siamo in completa buona fede". In più, a quanto pare, a Savona ci sarebbero anche molte altre aziende nella stessa situazione: per alcune di loro si tratta di cifre molto inferiori, a volte anche al di sotto del migliaio di euro, ma ci sarebbero anche casi (pochi, per fortuna!) in cui la cartella tari arrivata sfiorerebbe i 10mila euro.
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