Sciopero vigilanza privata, un'altra giornata a rischio caos traffico per Genova
di Fabio Canessa
2 min, 20 sec
I sindacati: "Ci dispiace, ma non possiamo fare altrimenti". In porto attivi solo 4 varchi su 14
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Continuerà anche venerdì 2 agosto lo sciopero nazionale della vigilanza privata che ha mandato nel caos il traffico a Genova. Si fa sentire l'assenza delle guardie giurate, che tra le altre mansioni si occupano anche dei controlli ai varchi portuali. A mitigare gli effetti è stata la precettazione disposta dal prefetto, ma la giornata da incubo su strade e autostrade è destinata a ripetersi.
"Ci dispiace per i genovesi, ma questo è l'unico modo per difendere una categoria che ha grossi problemi economici. Non possiamo fare altrimenti", attacca Marzio Bianchi Martina della Uiltucs. All'origine della protesta c'è il mancato rinnovo del contratto nazionale, scaduto da quattro anni, ma anche le condizioni di lavoro e la minaccia di cancellare la clausola sociale da parte delle aziende.
"Il tema fondamentale è quello dei cambi d'appalto. In questo momento è obbligatorio acquisire il personale. Le associazioni datoriali avrebbero il piacere che questo non succedesse più, una deregulation completa del comparto", spiega Fabio Pellicani della Fisascat Cisl.
"Vogliamo che si apra un vero negoziato per il rinnovo del contratto nazionale delle guardie giurate - continua Carlo Guarneri, segretario provinciale della Filcams Cgil -. L'occasione è utile per far sapere a prefettura e questura di Genova le imposizioni delle aziende nei confronti delle guardie giurate, che sanno quando escono a casa ma non quando rientreranno, con turni e condizioni di lavoro illegali".
Sotto accusa anche le mosse della prefettura: "Ci siamo accorti alle 20 quando è arrivata la precettazione che le guardie giurate precettate erano state richiamate all'ordine con 12 ore continuative di servizio. Per noi è inaccettabile, perché il turno normale di lavoro è di 7 ore. In sostanza hanno copiato i turni in base agli elenchi che avevano, è inammissibile che sia successo", protesta Bianchi Martina.
In mattinata traffico bloccato sulla A7 a partire da Bolzaneto, sulla A12 fin da Nervi e sulla A10 già da Voltri. Code ovunque, sulla strada Guido Rossa e in lungomare Canepa, sull’Elicoidale, sull’Aurelia di Ponente, a Borzoli, in Valpolcevera a partire da Pontedecimo.
A intervenire mercoledì sera era stato il prefetto, che aveva adottato la precettazione per garantire alcuni servizi essenziali dopo un tentativo di conciliazione. Il provvedimento riguarda strutture giudiziarie, Palazzo Ducale, il porto e le stazioni marittime, il terminal di Pra-Voltri, il porto petroli e la sede Eni.
A Genova risultano aperti solo 4 varchi su 14: Passo Nuovo, San Benigno, Ponte dei Mille, Albertazzi. Sono garantiti i servizi in alcune fasce orarie, ma le turnazioni del personale non sono omogenee e questo aumenta ulteriormente i disagi. A lavorare sono circa un centinaio di persone su un totale di 600 in sciopero. Le maggiori ditte coinvolte sono la Coopservice, la Securitalia e la Lubrani, che gestiscono gran parte della vigilanza in porto.
Cliccando sulla foto qui sotto potete visualizzare la mappa con la situazione del traffico in tempo reale
Fabio Canessa
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