Scontri a Genova, in Procura altri sei poliziotti ripresi dalle telecamere
di Fabio Canessa
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Solo tre sono accusati di lesioni aggravate nei confronti del giornalista, in arrivo primi indagati tra i violenti
Altri due poliziotti del Reparto Mobile si sono presentati in Procura per rilasciare dichiarazioni spontanee dopo gli scontri in piazza Corvetto a Genova tra agenti e antagonisti durante il comizio elettorale di CasaPound. Nei prossimi giorni altri quattro andranno in tribunale a farsi sentire come i quattro ascoltati ieri dai pm.
L'inchiesta è quella per lesioni aggravate ai danni del giornalista Stefano Origone, colpito più volte con manganellate dopo essere stato immobilizzato. Una decisione, quella dei poliziotti, dettata dalla volontà di mostrare la massima trasparenza, anche se gli agenti coinvolti nel pestaggio e quindi indagati sono solo tre. Davanti ai magistrati però sono comparsi e compariranno ancora anche quelli che sono stati ripresi nei vari video acquisiti dagli inquirenti pur non avendo preso parte all'azione violenta.
I tre poliziotti sono difesi dagli avvocati Paolo Costa, Rachele De Stefanis e Alessandro Vaccaro. Il poliziotto difeso da Vaccaro non ha rilasciato dichiarazioni al pm proprio a causa dell'assenza del suo avvocato.
Intanto la Digos ha consegnato alla Procura la prima informativa sui casseur dell'area antagonista che hanno partecipato alla manifestazione con spranghe, bastoni e lancio di oggetti contro la polizia. In arrivo i primi indagati, in tutto 20-30 persone, anche se il numero potrebbe variare in base agli elementi visionati dagli investigatori.
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