Senarega (Lega): "Immuni? No alla sorveglianza sui cittadini"
di Redazione
Il capogruppo regionale smorza il contrasto con Toti, ma rimane il no a Garante dei detenuti e a sperimentazione dell' app
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"Penso che i cittadini italiani abbiano dato grande prova di attenzione in questi mesi, la sorveglianza non serve". Così il capogruppo regionale della Lega Franco Senarega ha commentato la vicenda della distanza tra l'assessore Viale (della Lega) e il presidente Toti sulla sperimentazione in Liguria dell'app Immuni. L'applicazione, che permette di registrare gli spostamenti dei cellulari per individuare le persone positive al Covid 19 e chi è entrato in contatto con loro, non piace alla Lega ligure, che su questo tema è distante dalle posizioni del presidente. Secondo Senarega, tuttavia, non si può parlare di scontro: "Si tratta di aspetti tecnici dove si possono avere idee diverse".
Frattura con il resto del centrodestra anche sul tema del Garante dei detenuti: "Non abbiamo fatto ostruzionismo in Consiglio, ma riteniamo che le figure di garanzia per le persone in carcere esistano già", ha spiegato Senarega a Telenord Live. "Non ci sembra un tema prioritario".
Nel frattempo, la Lega è soddisfatta per l'approvazione di una sua legge, quella che isitituisce il Garante regionale per le vittime di reati: "La Liguria è una delle prime regioni italiane ad essersi dotate di queste figura, che aiuterà chi ha subito un reato a ricevere aiuti psicologici e legali", ha detto Senarega.
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