Serie A, Dal Pino rieletto presidente di Lega: 15 giorni per decidere se accetta
di Maria Grazia Barile
Confermato anche l'amministratore delegato Luigi De Siervo
Paolo Dal Pino è stato rieletto presidente della Lega Serie A in seconda votazione con 14 preferenze ma ancora non è chiaro se sarà davvero lui il numero uno della Lega per i prossimi 4 anni. Il diretto interessato, che nella prima votazione aveva avuto 10 preferenze (8 schede bianche 2 nulle), ha preso tempo per decidere se accettere o meno. Anche Luigi De Siervo, con 15 preferenze alla prima votazione, ha conservato la sua carica di amministratore delegato della Lega Serie A.
Le fasi dell'assemblea riassunte da Dal Pino: "Dopo la prima votazione, le squadre hanno chiesto tempo ulteriore per trovare equilibrio e io ho detto che non mi sarei più candidato a una successiva elezione. Ci sono state diverse ore di elezione che hanno portato a una seconda elezione, io volevo fare direttamente l'amministratore delegato e 18 società hanno deciso di votare il presidente. Io ho detto che non mi candidavo, nonostante questo sono uscite 16 schede col mio voto e quattro bianche e sono stato rieletto. Ho detto che ho quindici giorni per accettare la carica e, visto che non mi ero neanche candidato, mi prendo il tempo necessario per poter valutare se ci sono le condizioni per lavorare sul tema dell'armonia tra i club. Sono contento di come si sia poi svolta l'assemblea, posso dire con soddisfazione che questo tormentassimo processo iniziale che ha portato a togliere la mia candidatura ha poi portato all'elezione di De Siervo, all'elezione dei consiglieri di lega di squadra e abbiamo rinviato l'elezione del consigliere indipendente, che mi auspico sia una grande figura dello sport, che possa rappresentare ad alti livelli la parte sportiva sul mercato. Abbiamo rinviato l'elezione del collegio dei revisori, poi abbiamo provveduto all'indicazione dei membri della media company, dove con un consenso molto ampio sono stati eletti, come da richiesta mia, tutti coloro che fanno parte del comitato per i fondi, quindi Agnelli (Juventus), Fienga (Roma), Campoccia (Udinese), Fenucci (Bologna) e De Laurentiis (Napoli). Fenucci, come parte del quadro critico della mattina dove le , ha rinunciato alla sua candidatura come consigliere federale. Ne avevamo tre, lui con Lotito e Marotta: ha rinunciato e restano due candidati votati oggi. Sono due soltanto che possono entrare e l'elezione era quindi semplice. Per la media company sono stati nominati cinque della commissione, il sesto dovrà essere eletto perché sono arrivati alla pari i rappresentanti della Sampdoria, Vidal, e quello del Sassuolo, Carnevali".
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