Serie A, la FIGC scrive al Governo per giocare a porte chiuse
di Redazione
In via di ultimazione il decreto che lo consentirà
Il presidente della Lega calcio di serie A, Paolo Dal Pino, ha appena inviato una lettera al Governo, attraverso il ministro dello sport, Spadafora, quello dell'Interno, Lamorgese, e quello della Salute, Speranza, per chiedere che nei territori considerati a rischio coronavirus le gare di calcio non vengano sospese, ma siano disputate a porte chiuse. Si tratta di un atto formale, che la Lega delle società motiva nella lettera con il "calendario già saturo di impegni" e la necessità che le competizioni si concludano "entro il 24 maggio stante l'avvio dei prossimi Europei di calcio".
Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha annunciato che è in via di ultimazione il decreto del governo che lo consente. Il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, "ha già proposto al presidente del consiglio, Giuseppe Conte, lo schema del decreto della presidenza del consiglio che prevede la possibilità di svolgere partite a porte chiuse nelle aree a rischio contagio da coronavirus. La decisione è già stata presa ieri sera e lo schema è pressoché ultimato".
"Serve una regia unica in una situazione in divenire e dobbiamo attenerci comunque alle disposizioni che vengono dal governo. La FIGC si é resa disponibile all'ipotesi di giocare le partite a porte chiuse, ma dobbiamo aspettare e valutare. C'è una apertura del ministro? Bene ma occorre aspettare". Cosi il presidente della Lega serie B, Mauro Balata, uscendo dalla sede della Federcalcio dove si è svolto un consiglio incentrato sull'emergenza coronavirus. "Dobbiamo cercare di gestire la situazione sotto ogni profilo - ha proseguito - Anche perché ci sono tanti campionati da cercare di salvaguardare".
Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, apre alla possibilità di giocare Juventus-Inter, in programma domenica sera, a porte chiuse. "In questo momento - spiega ai microfoni di 'Tutti Convocati' su Radio24 - la priorità per il sistema paese è la tutela della salute pubblica. C'è un dialogo in corso ma accetteremo qualsiasi determinazione nell'interesse della salute pubblica. Se ci fosse imposto di giocare a porte chiuse, così faremo". "L'interruzione del sistema sportivo è difficile - aggiunge - c'è un calendario intasato, anche perché si è iniziato il campionato tardi e si è deciso di non giocare durante la sosta natalizia". Per il presidente della Juventus, inoltre, l'ipotesi di spostare la partita altrove è "estremanente complicato".
Disputare gli eventi sportivi "a porte chiuse è la strada giusta": lo dice a Sky Sport Walter Ricciardi, membro dell'esecutivo Oms nominato consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza. "La prima strategia - ha detto Ricciardi - è non far incontrare persone in luoghi dove sono a stretto contatto tra di loro, seppure all'aperto, come allo stadio. Ho consigliato nella veste di tecnico sanitario e di persona appassionata di sport che giocare a porte chiuse e' la strada giusta", ha detto commentando la richiesta ufficializzata oggi da Gravina e anticipata ieri dall'Ansa. Lo stop alle manifestazioni sportive, ha aggiunto, "è un provvedimento prese per almeno le prossime due settimane"
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