Sicurezza online, a Genova la tappa di “Una Vita da Social” con Polizia Postale e scuole
di Emilie Lara Mougenot
Il truck della Polizia Postale ha fatto tappa al Porto Antico per sensibilizzare gli studenti e i più piccoli sui pericoli del web e dei social

Un viaggio per la sicurezza digitale – Il truck della Polizia Postale, simbolo della campagna itinerante “Una Vita da Social”, ha fatto tappa a Genova, presso il Porto Antico. L’iniziativa, giunta alla dodicesima edizione, mira a educare i giovani sui rischi della navigazione online e dei social network. Oltre 250 studenti di cinque istituti scolastici participano agli incontri con gli esperti, affrontando temi cruciali come cyberbullismo, adescamento e tutela della privacy.
Formazione e prevenzione – Il progetto, organizzato dalla Polizia Postale con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha già toccato diverse città italiane, tra cui Sanremo durante il Festival della Canzone Italiana. A Genova, l’evento si è svolto con il patrocinio della società Porto Antico S.p.a. e ha visto la presenza del Vicario del Questore, Patrizia Bonalumi, e di rappresentanti del mondo scolastico.
I pericoli del web – Alessandro Carmeli, dirigente del Compartimento Polizia Postale, ha sottolineato l’importanza del ruolo dei genitori nella supervisione dell’attività online dei figli: “Non è solo un diritto, ma un dovere controllare i cellulari dei più piccoli e impedire la condivisione di dati personali e immagini in gruppi sconosciuti”. Ha poi evidenziato come gli adolescenti, pur essendo nativi digitali, siano spesso vulnerabili a truffe online e contatti con malintenzionati.
Educazione stradale e unità cinofile – Alla manifestazione ha partecipato anche la Polizia Stradale con un gazebo informativo sulla sicurezza stradale. Gli studenti hanno potuto sperimentare, attraverso un tappeto interattivo e una maschera che simula gli effetti dell’alcol, i pericoli della guida in stato di ebbrezza. Presenti anche le Unità Cinofile della Polizia di Stato, che hanno arricchito l’evento con dimostrazioni operative.
I dati sui reati online – Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) ha registrato nel 2024 un aumento delle operazioni investigative: 2.800 indagini, 1.000 perquisizioni, 144 arresti e oltre 1.000 denunce. In Liguria, sono state eseguite 32 perquisizioni e 8 arresti, mentre a livello nazionale sono stati oscurati 2.775 siti con contenuti pedopornografici.
Crescita del cyberbullismo – L’analisi dei dati evidenzia un incremento del 12% nei casi di cyberbullismo nel 2024. Le fasce d’età più colpite sono quelle tra i 14 e i 17 anni, che rappresentano il 69% del totale, mentre gli aumenti più significativi si registrano tra i bambini di 0-9 anni (+13%) e 10-13 anni (+27%). La diffusione non autorizzata di immagini intime tra i minori è in aumento, mentre si registra una lieve diminuzione nelle estorsioni sessuali online.
Gaming e adescamento – Un altro fenomeno preoccupante riguarda il gaming online, spesso usato come mezzo per avvicinare i minori. “I genitori spesso non conoscono le piattaforme frequentate dai figli, dove chiunque può fingersi qualcun altro”, ha spiegato Carmeli, ribadendo la necessità di una maggiore consapevolezza tra adulti e ragazzi.
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