Spadafora: "Dal calcio stiamo ricevendo tante pressioni per ripartire"
di Maria Grazia Barile
"Il protocollo Figc non è sufficiente e deve essere rivisto"
Il ministro Spadafora, intervenuto alla trasmissione "Che tempo che fa" ha parlato della ripresa dell'attività sportiva e motoria, già anticipata dal premier Conte: "Dal 4 maggio sono consentiti gli allenamenti individuali, ma nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, a porte chiuse, senza alcun assembramento. Parliamo di allenamento di atleti di rilevanza nazionale. Per lo Sport di squadra dovremo attendere ancora il 18 maggio".
Spadafora aggiunge: "Il governo vuole ripartire in sicurezza, la ripresa deve essere graduale e ci vogliono protocolli rigidi. La FIGC ha presentato un protocollo, ieri sera il comitato tecnico-scientifico ha valutato che non è sufficiente e ha richiesto approfondimenti. Solo quando arriveranno potremo dire se il calcio riparte o no. Le parole di Gravina che si sentirebbe sollevato se sul calcio decidesse il governo? Con lui ho un ottimo rapporto ma credo che il calcio sia tra i più restii a fermarsi, considerate tutte le pressioni che stiamo ricevendo".
Il ministro dello Sport fa riferimento anche al calcio dilettantistico: "Ha già fatto sapere di volersi fermare, una decisione sofferta che comprendo. Ripresa? Impossibile azzardare, valuteremo anche il criterio territoriale”.
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