Studenti in protesta a Genova: "Vogliamo una scuola più inclusiva"
di Alessandro Bacci
Tra le richieste la sostituzione dell'ora di religione con educazione sessuale. Nel mirino le classi pollaio e edifici gli che cadono a pezzi
Circa 200 studenti sono scesi in piazza questa mattina a Genova per chiedere una scuola più inclusiva e accogliente. Il corteo, partito dai giardini di Brignole, vuole ricordare anzitutto la situazione della scuola italiana, dalle "classi pollaio" agli "edifici che cadono a pezzi", hanno detto i ragazzi. Tra le richieste la "sostituzione dell'ora di religione con un'ora di educazione sessuale" e soprattutto "il ritorno delle assemblee di istituto in presenza perché rappresentano un momento di confronto importante per noi studenti".
Ma la protesta, organizzata da diversi collettivi come la Rete degli studenti medi, il collettivo Edera e il Coordinamento medi internazionalisti, porta in piazza anche altre istanze a partire dal rifiuto della guerra e del riarmo e per chiedere una società più accogliente, a partire dalla scuola stessa, nei confronti dei migranti. Il corteo, che si concluderà in piazza Matteotti, in base alle disposizioni della Prefettura non transiterà in via XX settembre, ma sta attraversando il centro attraverso piazza della Vittoria, via Ippolito d'Aste, via Dante e piazza De Ferrari.
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