Tar Liguria: "Ecco perché su esclusione Aspi dal ponte deve decidere la Corte Costituzionale"
di Michele Varì
Il presidente Caruso all'anno giudiziario: "I giudici decideranno sulle regole dettate dall'amministrazione"
"Sul ricorso presentato da Autostrade dopo l'esclusione dalla costruzione del nuovo ponte di Genova il Tar non doveva decidere sul comportamento tenuto dall'amministrazione ma sulle regole dettate all'amministrazione e siccome il dubbio è se queste regole sono conformi alla costituzione la decisione tocca ad corte costituzionale che ha l'onere di decidere e credo possa farlo entro sei mesi o un anno o forse più"
Lo ha detto a Telenord il presidente del Tar della Liguria Giuseppe Caruso a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del tribunale amministrativo della nostra regione.
Lo scorso 6 dicembre dopo l'istanza presentata da Aspi il Tar aveva trasmesso gli atti alla Consulta della Corte costituzionale ravvisando una “potenziale restrizione della libertà di iniziativa economica” e quindi profili di incostituzionalità.
Le affermazioni di Caruso sono molto diverse da quelle del predecessore Giuseppe Daniele che anno fa nella stessa occasione anticipò il possibile esito del ricorso di Autostrade sostenendo che l’azienda avrebbe potuto “chiedere un risarcimento dei danni e risultare vittoriosa”. Quattro mesi dopo Daniele fu rimosso e destinato ad altro incarico.
Caruso ha parlato della tragedia del 14 agosto 2018 durante la relazione introduttiva: “La sciagura non ha certamente fiaccato lo spirito dei genovesi, che ho ritrovato intatto, se non ancora più combattivo. Del resto la storia di Genova è quella di una città indomita che ha sempre reagito virilmente alle ricorrenti avversità, con concretezza e realismo, in sintonia con un mugugno tradizionalmente mai vittimistico, bensì operoso e fattivo”.
Aldilà del Morandi, Caruso nel raccontare un anno di lavoro del Tar ha spiegato che il maggior numero di ricorsi presentati al Tar Liguria sono quelli in materia di edilizia e urbanistica, con 204 procedimenti nel 2019 rispetto ai 199 del 2018.
Seguono gli appalti pubblici, seppur in diminuzione, con 88 ricorsi rispetto ai 94 di due anni fa.
Da segnalare anche il numero elevato di controversie in materia di forniture di materiale sanitario.
Anche la sicurezza pubblica ha visto aumentare il numero di ricorsi (da 52 nel 2018 a 61 nel 2019) la maggior parte relativi alle armi e ai Daspo, oltre alle interdittive antimafia. "La giustizia amministrativa in Liguria - ha sottolineato Caruso - gode di buona salute. Malgrado le carenze di organico il contenzioso è stato fronteggiato in maniera efficace, arrivando a una non irrilevante riduzione dell'arretrato (- 8% corrispondente a 216 ricorsi pendenti in meno)".
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