Tik Tok, da cacciatori a giardinieri per coltivare relazioni
di Redazione
Dai vip all'informazione Tik Tok fa moda e conquista non solo i giovani
Ai tempi di quel cigno nero a impatto esponenziale del coronavirus gli utenti hanno generalmente riscoperto la forza positiva dei social, la web awareness, gli strumenti di comunicazione più vicini all’utente medio, i cosiddetti weblog e litblog. E’ esplosa, come in ogni crisi, la voglia di comunicare e anche le aziende si sono mosse verso il digitale, invece di farlo tranquillamente e con scadenze ben pianificate in tempi programmati, come spesso accade sull’onda dell’emergenza per non restare travolti.
In generale si riscopre il valore del servizio “rete”, con vision e mission che diventano essi stessi pilastri fondanti. Presenze social alle stelle passando “da cacciatori a giardinieri” per coltivare le relazioni e non rigidi (o inarrivabili target). E’ il fenomeno partito dagli adolescenti ed espansosi a macchia d’olio sulle altre fasce d'età, cioè Tik Tok, diventato in tempi record l’app più scaricata a livello globale. Un modo rapido ed intuitivo di farsi conoscere, di divertire o di fare infotainment se non vera e propria informazione di livello.
L’idea alla base era quella di condividere video in modo leggero ed immediato distribuendo i contenuti con estrema facilità.Tra i tik toker che hanno fatto scuola Baby Ariel e tra le ultime mode di questa evoluzione di Musically i Tik Tok in coppia, vera ondata in rete da San Valentino a Pasqua.
Filtri, transizioni effetti speciali condiscono con brio i contenuti, come spesso capita nella fascia vip, tra cui spopolano in Italia ad esempio Bruno Barbieri, Caterina Balivo, Barbara D’Urso, Fiorello, Michelle Hunziker, Chiara Ferragni, Rovazzi e molti altri. Il mantra di Tik Tok è “Make every second count” (Fai che ogni secondo conti) e c’è chi a Genova ne ha fatto vessillo di informazione. Tra questi per esempio dal 2 marzo in poi con grandi numeri un esperto di tecnologia si è accollato il compito di smontare pazientemente le fake news più incontrollate, facendo chiarezza sulle tematiche di attualità. E’ il giornalista genovese Emanuele Capone che ha parlato del ponte crollato in Toscana, altra tragedia sfiorata, dei vari aspetti del coronavirus, come il segreto dell’abbattimento della curva dei contagi della Nuova Zelanda o la serie americana Archer per cambiare idea sui cartoni. Insomma, argomenti vari, sempre con lo sguardo rivolto verso il pubblico e una grande tazza in primo piano, mai uguale e sempre fantasiosa.
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