Toti a Telenord: "Rigassificatore necessario, no a polemiche strumentali"

di Redazione

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"Non ho sentito motivazioni concrete e coerenti per contestare la Golar Tundra"

Toti a Telenord: "Rigassificatore necessario, no a polemiche strumentali"

"No alle strumentalizzazioni sul rigassificatore. In Italia si è protestato contro tutto e tutti, siamo un un paese ricco e la TAP in Puglia è stata decisiva nel momento della chiusura degli oleodotti russi. Io ho completa comprensione per chi sia impaurito e preoccupato per il proprio territorio, non per chi strumentalizzi una questione tecnica e per un pugno di voti ipotechi il futuro del Paese". Così il presidente della Regione Giovanni Toti, intervistato dal direttore di Telenord Giampiero Timossi.

"Il rigassificatore - prosegue - sta seguendo un percorso complesso di autorizzazioni e controlli accurati, in un momento oltretutto in cui la crisi mediorientale avrà ripercussioni concrete, gli italiani pagano il doppio per la bolletta del gas a causa della guerra tra Russia e Ucraina, quindi c'è meno lavoro e meno crescita. Sul rigassificatore c'è una battaglia tutta politica, ma io credo che i partiti a vocazione governativa dovrebbero anteporre l'interesse della Nazione alle ragioni di bottega, tanto più che la maggior parte dei cittadini comprende progetto ed esigenze".

"C'è anche un procedimento di Valutazione di impatto ambientale nazionale, sono oltre 50 gli enti che si esprimeranno e potranno intervenire nel percorso, dettando regole di utilizzo della nave e di dislocazione di tubi e carichi. Interverrà la stessa Ispra, invocata per il Parco di Portofino dagli stessi che sarebbero pronti a sconfessarla nel caso sul rigassificatore non si allineasse ai loro auspici".

Quanto alla contrapposizione politica con il sindaco di Savona, Toti osserva: "Ho dialogato spesso con Russo, ci siamo incontrati in sede tecnica, il Comune di Savona oltretutto non è toccato minimamente. Russo sta facendo una battaglia politica e non istituzionale, non ho sentito motivazioni concrete e coerenti per dire no al rigassificatore. Ci è stato chiesto di salvare le albicocche di Valleggia, il vitigno di Granaccia, dove si può dialogare lo si fa, ma è difficile farlo con cchi è contrario a prescindere per motivazioni ideologiche. La nostra economia si fonda anche sul transito marittimo di prodotti chimici e fossili. Il GNL è il combustibile su cui l'Europa punta per chiudere con petrolio e carbone, dire no al gas liquefatto è come se negli anni Sessanta, nel pieno del boom automobilistico, si fosse fatta la campagna per non costruire le pompe di benzina".

E se la Golar Tundra restasse a Piombino? "Non ci resterà - conclude Toti - perché sta occupando una banchina che serve agli operatori portuali locali. Capirei certe proteste se il progetto prevedesse la sistemazione della nave sul terminal di Vado, ma così non sarà. A Livorno c'è già e non ne parla nessuno"