Ucraina, spedizione umanitaria dello Yacht Club. Caffarena a Telenord: "I bambini hanno solo voglia di giocare"
di Redazione
Il convoglio di tre mezzi ha portato aiuti raccolti nel circolo e sta tornando indietro con una ventina di profughi
"La cosa che ci resterà dentro di questa storia sarà lo sguardo dei bambini". Nicolò Caffarena non riesce a trattenere l'emozioni, durante la diretta con Telenord Live. Lui è uno dei membri della missione umanitaria lanciata dallo Yacht Club Italiano che, nei giorni scorsi, è partita da Genova carica di aiuti per la popolazione e che ora sta rientrando in Italia con un carico ancora più importante: più di venti profughi fra donne e bambini.
"Non è stato facile, sono tutti con noi, sono esausti, non hanno quasi niente se non quello che hanno addosso e con cui sono scappati dalla guerra. Adesso li portiamo in Liguria e come Yacht Club ce ne faremo carico nel miglior modo possibile. Il fiume di profughi è notevolissimo, gestito benissimo dalla polizia e dai volontari in un centro messo in piedi dalle autorità polacche in pochi giorni e gestito perfettamente dal punto di vista della logistica".
"Le donne e i bambini che sono con noi sui furgoni - prosegue Caffarena - non parlano della guerra e di quello che hanno visto. Al massimo ci chiedono com'è Genova, come sono i luoghi dove andranno a stare. Sentono adesso di non essere più in pericolo ma hanno gli occhi vuoti. Forse non si rendono ancora conto di quello che hanno vissuto. Non raccontano niente e noi non chiediamo niente a loro. I bambini hanno solo voglia di giocare e le mamme ci chiedono com'è Genova".
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