Un anno di covid, a Genova la commemorazione al cimitero di Staglieno
di Alessandro Bacci
Toti: "Da un anno ogni giorno leggiamo il bollettino, la memoria ci carica anche di speranza e di responsabilità"
La Liguria oggi ricorda con una giornata di lutto le vittime del covid a un anno dallo scoppio della pandemia, le chiese della Liguria suoneranno le campane a morto e si terrà una cerimonia in ogni provincia.
"La Liguria si ferma per ricordare le vittime del covid, a poco più di un anno dalla prima, per non dimenticare e cercare insieme di guardare con fiducia al futuro". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stamani via fb ricorda il primo anno dallo scoppio della pandemia. "Da un anno, ogni giorno, leggiamo il bollettino Covid. Da un anno, ogni giorno, leggiamo il numero delle vittime. Il momento più difficile della giornata. - commenta - Dietro quei numeri ci sono persone, famiglie, storie. Dietro quei numeri ci sono le nostre radici, strappate con una violenza inaudita. Senza la possibilità di un ultimo abbraccio, senza l'ultimo saluto, senza poter stringere la mano di un familiare".
"Genova, La Spezia, Savona, Imperia alle 9 si fermeranno, in un momento di raccoglimento nei loro cimiteri. Fatelo anche voi. Un minuto di silenzio, un pensiero, una preghiera. A chi non c'è più. Uniamoci. La memoria ci carica anche di speranza e di responsabilità. Il nostro dovere è infatti ricordare, guardare avanti e lottare affinché questa triste conta si possa interrompere al più presto. Con la volontà e il coraggio per rinascere che dobbiamo alle donne e agli uomini che non ci sono più. Nelle difficoltà la Liguria si stringe e sa rialzarsi. Sono le doti di questa terra, che oggi vuole ricordare le sue vittime ma anche dire che insieme possiamo guardare con fiducia al nostro futuro. Nelle difficoltà la Liguria si stringe e sa rialzarsi - ha concluso -. Sono le doti di questa terra, che oggi vuole ricordare le sue vittime ma anche dire che insieme possiamo guardare con fiducia al nostro futuro". Le campane delle chiese liguri stamani suoneranno in ricordo delle vittime del virus."
"Siamo qua anche per dire che non solo sconfiggeremo questa pandemia, ma che questa pandemia non ci porterà via l'umanità, non porterà via un pezzo importante della nostra civiltà. Questa è una giornata importante, da fare, soprattutto oggi che grazie ai vaccini cominciamo a vedere la luce, ma non bisogna dimenticare quello che abbiamo passato". Lo ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti oggi a Genova, durante la celebrazione in memoria delle vittime del Covid19 che - il dato è di ieri - in Liguria sono 3.615. "E' giusto ricordare le vittime, sono tante persone che spesso se ne sono andate senza un ultimo abbraccio dei loro cari, senza aver avuto un funerale - ha detto Toti -. Se ne è andata una generazione. Quasi tutte le grandi epoche della Storia nascono sul sacrificio di una generazione: i ragazzi del '99, la Prima Guerra mondiale, la guerra di Liberazione. La generazione che ricordiamo oggi si è sacrificata due volte".
"Ricordare è sempre una cosa importante, e una giornata come oggi ci dice che dobbiamo prendere impegni seri per quanto riguarda la salute, dobbiamo essere sempre pronti a reagire e la nostra città deve essere in grado di gestire situazioni come questa". Lo ha detto il sindaco di Genova e della Città Metropolitana Marco Bucci durante la commemorazione delle vittime del Covid19 in Liguria, cerimonia che si è tenuta nel Pantheon del cimitero monumentale di Staglieno e alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle diverse religioni, il pastore William Jourdan per la chiesa Valdese, padre Tony Dickinson per la chiesa d'Inghilterra, il pastore Lino Gabbiano per la chiesa Battista, Alfredo Maiolese per la comunità islamica, Elisabetta Lodoli per la comunità buddista, oltre al Prefetto Carmen Perrotta e al governatore Toti. "Oggi è una gornata simbolo che vuole dare speranza a tutte le famiglie che hanno perso le persone care senza poterle riabbracciare - ha detto parcivescovo di Genova Marco Tasca -. Penso che sia un trauma veramente difficile da elaborare e credo che oggi siamo qui insieme per dire che siamo loro vicini. Credo che 'solidarietà' sia la parola più bella che possiamo dire: condividiamo questa fatica e questo dolore perché non si sentano assolutamente soli". Al termine della cerimonia l'arcivescovo ha benedetto il Campo 4 del cimitero di Staglieno, che ospita le persone decedute per Covid.
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