Università Genova, tasso occupazione laureati più alto della media nazionale

di Stefano Rissetto

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Il nostro ateneo conserva il tradizione livello di eccellenza didattica e formativa

Università Genova, tasso occupazione laureati più alto della media nazionale

Un laureato all'Università di Genova trova lavoro più facilmente rispetto alla media dei neodottori usciti dal sistema accademico nazionale. Il tasso di occupazione post-laurea del nostro ateneo è superiore in tutte le fasi: 82,9% per la triennale contro il 75,4% nazionale, 83,7% per la magistrale a un anno dal conseguimento contro il 77,1%, 93,4% per la magistrale a cinque anni dal conseguimento contro l'88,7% nazionale. L'attestazione del livello di eccellenza dell'Università di Genova emerge dal Rapporto AlmaLaurea 2023 sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati.

L’indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 10.601 laureati UniGe. I dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati di primo e di secondo livello che hanno conseguito il titolo nel 2021, intervistati dopo un anno, e su quelle dei laureati di secondo livello del 2017, intervistati dopo cinque anni.

A un anno dal conseguimento del diploma, il tasso di occupazione è dell’82,9%, mentre quello di disoccupazione (calcolato sulle forze di lavoro, cioè su coloro che sono già inseriti o intenzionati a inserirsi nel mercato del lavoro) è pari al 6,5%. Tra gli occupati, il 15,3% prosegue il lavoro iniziato prima della laurea, il 20,2% ha invece cambiato lavoro; il 64,5% ha iniziato a lavorare solo dopo il conseguimento del titolo.

CONTRATTI - Il 31,0% degli occupati può contare su un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 35,1% su un contratto alle dipendenze a tempo determinato. Il 9,6% svolge un’attività in proprio (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.). Il lavoro part-time coinvolge il 14,2% degli occupati. La retribuzione è in media di 1.397 euro mensili netti. Il 68,1% degli occupati considera il titolo molto efficace o efficace per il lavoro svolto. Più nel dettaglio, il 57,7% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università. I laureati UniGe di secondo livello del 2021, contattati dopo un anno dal titolo, sono 2.386 (di cui 1.671 magistrali biennali e 715 magistrali a ciclo unico); quelli del 2017, contattati a cinque anni, sono 2.417 (di cui 1.549 magistrali biennali e 857 magistrali a ciclo unico).

Tra i laureati UniGe di secondo livello del 2021, intervistati a un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è pari all’83,7% (85,5% tra i magistrali biennali e 79,6% tra i magistrali a ciclo unico). Il tasso di disoccupazione, calcolato sulle forze di lavoro, è pari al 4,9% (5,1% tra i magistrali biennali e 4,5% tra i magistrali a ciclo unico). Il 18,7% prosegue il lavoro iniziato prima della laurea, il 16,3% ha invece cambiato lavoro; il 65,0% ha iniziato a lavorare solo dopo il conseguimento del titolo. Tra i laureati magistrali biennali tali percentuali sono, rispettivamente, pari a 22,4%, 16,8% e 60,8%; tra i magistrali a ciclo unico sono pari a 9,3%, 15,0% e 75,6%.

Il 22,2% degli occupati può contare su un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato mentre il 20,1% su un contratto alle dipendenze a tempo determinato. L’8,1% svolge un’attività in proprio (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore). Tra i magistrali biennali tali percentuali sono, rispettivamente, pari a 27,4%, 21,0% e 6,3%; tra i magistrali a ciclo unico sono pari a 9,1%, 17,9% e 12,7%. Il lavoro part-time coinvolge il 10,7% degli occupati (11,0% tra i magistrali biennali e 9,8% tra i magistrali a ciclo unico). La retribuzione è in media di 1.407 euro mensili netti (1.376 euro per i magistrali biennali e 1.488 euro per i magistrali a ciclo unico).

VALUTAZIONE - Il 69,2% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo (il 61,1% tra i magistrali biennali e l’89,6% tra i magistrali a ciclo unico); inoltre, il 60,5%dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite durante il percorso di studi (53,8% tra i magistrali biennali e 77,5% tra i magistrali a ciclo unico).

Il tasso di occupazione dei laureati e delle laureate di secondo livello del 2017, intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo, è pari al 93,4% (93,2% per i magistrali biennali e 93,8% per i magistrali a ciclo unico). Il tasso di disoccupazione è pari all’1,8% (2,2% per i magistrali biennali e 1,1% per i magistrali a ciclo unico).

Gli occupati assunti con contratto a tempo indeterminato sono il 52,7%, mentre gli occupati con un contratto a tempo determinato sono il 12,5%. Svolge un’attività in proprio il 18,8%. Tra i magistrali biennali tali percentuali sono, rispettivamente, pari a 62,4%, 13,8% e 14,1%; tra i magistrali a ciclo unico sono pari a 34,4%, 10,1% e 27,8%.

Il lavoro part-time coinvolge il 4,8% degli occupati (5,2% tra i magistrali biennali e 4,2% tra i magistrali a ciclo unico). Le retribuzioni arrivano in media a 1.734 euro mensili netti (1.703 per i magistrali biennali e 1.791 per i magistrali a ciclo unico).

Il 76,0% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro svolto (è il 72,8% tra i magistrali biennali e l’81,6% tra i magistrali a ciclo unico); il 67,5% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università (65,3% tra i magistrali biennali e 71,1% tra i magistrali a ciclo unico).

Il 65,8% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 31,5% nel pubblico; il 2,5% lavora nel non-profit. L’ambito dei servizi assorbe il 76,4%, mentre l’industria accoglie il 22,5% degli occupati; 0,8% la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

RIPENSAMENTI - L’89,2% dei laureati e delle laureate UniGe è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’83,2% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, l’81,1% dei laureati che le ha utilizzate considera le aule adeguate. Più in generale, l’89,4% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso. E quanti si iscriverebbero di nuovo all’Università? Il 72,8% dei laureati e delle laureate UniGe sceglierebbe nuovamente lo tesso corso e lo stesso Ateneo, mentre il 7,9% si riscriverebbe allo stesso Ateneo, ma cambiando corso.