Viadotto sul Polcevera, Bucci: "Entro fine gennaio completeremo le opere in calcestruzzo"
di Marco Innocenti
"A metà marzo il nuovo ponte sarà completo. A fine maggio le prime auto"
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Il cantiere che non si ferma mai, quello per il nuovo ponte sul Polcevera, non si fermerà nemmeno durante le feste. Nonostante le smentite e le ammissioni a mezza voce, qualche ritardo sulla tabella di marcia c’è, anche se ancora contenuto. All’inizio si era sempre parlato di un ponte finito, pronto per il passaggio della prima auto entro la fine di aprile 2020. Adesso anche il sindaco Bucci, commissario per la ricostruzione, sposta questa data un po’ più avanti. “Penso per metà o fine maggio ma io conto che si possa fare di più. Quello che ci interessa di più come planning è l’avere il ponte finito e questo avverrà a metà maggio. A quel punto il ponte sarà lì, si vedrà e darà un senso di sollievo a tutti. A me sicuramente ma spero anche a tutti voi”.
Intanto, prima del sollievo generale, il sindaco Bucci e il governatore Toti hanno visitato il cantiere per fare gli auguri ai circa cento lavoratori presenti in questi giorni di festa, in cui le lavorazioni rallentano un po’ il ritmo visto che nei giorni di normale operatività le maestranze al lavoro sono quasi 500. “Per ora i tempi sono rispettati nel globale – ha spiegato il sindaco Marco Bucci – Certamente non dobbiamo dimenticare che le allerte meteo ci hanno impedito di lavorare come volevamo, il problema metereologico esiste però ci sono nel project planning anche degli spazi per poter mantenere anche questo problema”.
“Entro fine gennaio saranno completate le opere in calcestruzzo - ha annunciato Bucci - Prevediamo che il ponte sia tutto visibile verso la metà di marzo poi ovviamente ci sarà da lavorare sopra per asfalto e tutto il resto. Il 27 dicembre andrà su l’impalcato fra le pile 7 e 8, tutto montato, quindi anche con le alette. E’ importante perché significa limitare il lavoro in quota che è sempre quello più rischioso e complesso. Per questo anche l’impalcato fra le pile 3 e 4 che doveva andar su il 30 dicembre, andrà su il 7 gennaio, proprio perché i lavori che all’inizio avevamo previsto di fare in quota, li faremo invece a terra”.
“Il cantiere va avanti – ha detto invece Giovanni Toti – Lo vedete crescere ma il maltempo di quest’autunno ha pesato anche sul cantiere. Io resto ottimista sul fatto che, settimana più o meno non cambierà la storia e il significato di questo ponte. Chiunque remi contro non fa un dispetto a Toti o Bucci ma lo fa a tutta la Liguria, ai suoi cittadini e alle sue imprese. Quindi dobbiamo essere tutti compatti e determinati per chiudere nei tempi questo lavoro così come abbiamo promesso. Ne va della credibilità di tutto il sistema paese e non solo di qualcuno. Siamo qua per simboleggiare il fatto che questo sarà un periodo di riposo per tanti cittadini ma in questo cantiere si lavora così come in molti altri cantieri della Liguria per tornare alla normalità. Nonostante l’emergenza del Ponte Morandi e il dolore che ha provocato, nonostante la mareggiata dellos corso anno, nonostante l’autunno più piovoso degli ultimi anni, la Liguria è sana, forte e viva e anche nei numeri tutto questo ci viene confermato”.
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