Violenza sessuale di gruppo, indagato il figlio di Grillo
di Pietro Roth
1 min, 51 sec
Nei guai, oltre a Ciro, altri tre giovani genovesi. La difesa: rapporto consenziente
Ciro Grillo, il figlio diciannovenne di Beppe Grillo, comico genovese, fondatore e "padre nobile" del MoVimento 5 Stelle, risulta indagato dalla procura di Tempio Pausania per violenza sessuale di gruppo. Tutto nasce dalla denuncia presentata in procura a Milano da una ragazza ventenne di origini scandinave, che ha raccontato agli investigatori come, dopo una notte passata in un locale di Porto Cervo, in Costa Smeralda, Ciro Grillo e altre tre giovani rampolli della "Genova bene", avrebbero abusato di lei nella villa del comico genovese.
Secondo la difesa dei quattro indagati, invece, si sarebbe trattato di un rapporto consenziente. Gli investigatori hanno acquisito un video, girato con un cellulare, che riprenderebbe l'intero rapporto sessuale, ma l'interpretazione è duplice. Per l'accusa di tratterebbe della conferma della violenza sessuale di gruppo, per la difesa invece scagionerebbe i quattro giovani. Difesa che gioca le sue carte anche su tre presunte incongruenze del comportamento della ragazza: la denuncia è stata presentata a Milano, al rientro dalla vacanza, dieci giorno dopo il fatto, che sarebbe avvenuto il 16 luglio; la stessa vacanza sarebbe proseguita anche dopo la presunta violenza sessuale; alcuni messaggi al vaglio degli investigatori.
"Nessuna dichiarazione, nessun commento". Così i legali dei quattro ragazzi genovesi tra cui Ciro Grillo, indagati per violenza sessuale aggravata dal pm di Tempio Pausania (Sassari), rispondono a chi chiede notizie sul procedimento aperto dal magistrato sardo dopo la denuncia, sporta a Milano, da una ragazza di origini scandinave. "Non ci sono dichiarazioni da fare - ha detto uno dei quattro legali genovesi - e nulla da dire. Non conosciamo il contenuto degli atti perché sono coperti da segreto". Il legale ha comunque confermato che gli indagati hanno "rigettato ogni addebito".
Gregorio Capasso, capo della Procura di Tempio Pausania, a proposito della vicenda giudiziaria che coinvolge Ciro Grillo e altri suoi tre amici accusati di violenza sessuale di gruppo ha detto: "Faremo presto, a garanzia degli indagati e della parte offesa. Data la delicatezza del caso sulla vicenda manteniamo il massimo riserbo".
Ciro Grillo è difeso dall'avvocato Enrico Grillo, nipote di Beppe; Vittorio Lauria, invece è assistito dall'avvocato Paolo Costa, mentre a difendere Edoardo Capitta è il legale Ernesto Monteverde. Francesco Corsiglia è assistito da da Romano Raimondo e da Gennaro Velle, tutti i legali sono del foro di Genova
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