Yacht sfortunato, prima colpito da un fulmine, poi rischia di bruciare in cantiere
di Redazione
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La saetta l'ha danneggiato in mare aperto, il rogo nel porto di Lavagna
Assai sfortunato lo yacht che stamane ha rischiato di bruciare per un corto circuito mentre era in rimessaggio nel porto di Lavagna. La barca infatti era in riparazione perché ad agosto, mentre era in mare aperto, era stata colpita da un fulmine che aveva danneggiato in modo grave l'impianto elettrico.
I proprietari dello yacht sono un bresciano e un veneto. I due hanno raccontato ai militari della Capitaneria di Porto che ad agosto erano stati costretti a chiedere aiuto per colpa di un fulmine che aveva colpito la barca mentre erano in mare aperto.
Ma i guai per i due diportisti e per il loro yacht non sono finiti lì visto che nel porticciolo la barca ha rischiato di finire in cenere per colpa di un rogo divampato stamane a causa di un corto circuito: ad accorgersi del fumo e lanciare l'allarme il personale del cantiere. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e i miliari della guardia costiera che hanno spento le fiamme e ne hanno accertato le cause.
I militari, come prevede il codice di navigazione, hanno avviato un accertamento “sommario” sui danni provocati ad agosto dal fulmine. I proprietari della barca ed eventualmente i membri dell'equipaggio, saranno ascoltati in merito a quanto accaduto: l'indagine mira ad studiare, anche ai fini casistici e per migliorare l'opera di prevenzione, tutti gli eventi che possono accadere a bordo di un'imbarcazione.
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