Rigenerazione ossea e griglie customizzate: soluzioni per impianti dentali
di Anna Li Vigni
L'implantologia senza l'osso. Oggi anche situazioni estreme possono essere risolte e l'osso può crescere
"La rigenerazione ossea è un insieme di tecniche che permette ai pazienti che hanno perso l'osso o a causa di un trauma o perchè si sono trascurati negli anni, di riacquistare l'osso perduto per poter inserire degli impianti.
La rigenerazione ossea ha lo scopo di inserire impianti che altrimenti non potrebbero essere messi per la mancanza di osso. Le tecniche di rigenerazione ossea sono diverse a seconda del tipo di difetto, danno o deficit presente nella bocca del paziente.
L'osso può essere fatto ricrescere, anche se non esiste più.
"Sono operazioni che facciamo nel nostro studio e prevedono essenzialmente l'utilizzo di membrane, che hanno lo scopo di contenere un innesto osseo, costituito per metà dall'osso prelevato dal paziente (sempre nel cavo orale, solitamente dalla mandibola posteriore) e, per metà dall'osso sintetico.
Questo osso viene mescolato e viene posto al di sotto di questa membrana che ha lo scopo di proteggere l'innesto nel periodo di guarigione, perchè vogliamo che questo osso diventi l'osso del paziente. A seconda della gravità del difetto si utilizzano membrane diverse. Ci sono per esempio delle membrane che devono essere inserite e poi rimosse, a seguito della rigenerazione e, vengono utilizzate nei difetti più importanti che si chiamano "difetti verticali", cioè quando si è perso un grande volume osseo", spiega Fabio Schirripa, odontoiatra.
Quando l'osso che si è perso è ridotto, questi prendono il nome di "difetti orizzontali" e in questo caso si utilizzano di solito membrane riassorbili. Quindi si inserirà la membrana, di solito una membrana di collagene che non dovrà più essere rimossa. Il periodo di guarigione è variabile a seconda del difetto. Il periodo di rigenerazione ossea è di 6 mesi. Dopo questi 6 mesi potranno essere inseriti gli impianti con il nuovo osso che avrà lo scopo di supportare i nuovi denti del paziente.
Ci sono molti casi di persone che hanno bisogno di un intervento di implantologia, ma non hanno l'osso. Oggi da noi questa frase non ha più senso. In qualunque situazione si può far crescere l'osso, perchè nell'osso residuo ci sono ancora le potenzialità dei classici fattori di crescita, che permetteranno all'osso che è stato, di diventare l'osso del paziente, quindi anche situazioni che sono al limite ed estreme possono essere risolte e l'osso può crescere.
Un metodo alternativo e innovativo che viene utilizzato, quando si è avuta una perdita ossea che richiederebbe una rigenerazione è quello delle "griglie customizzate". E' una novità, perchè questa procedura veniva utilizzata agli albori dell'implantologia. Questi impianti venivano chiamati "impianti sottoperiostei" ed erano delle fusioni fatte su un calco dell'osso residuo del paziente, che venivano innestate al di sotto della gengiva del paziente. Purtroppo quando è nata questa implantologia non funzionava molto, perchè parliamo di 50/60 anni fa. Il materiale utilizzato non era idoneo e neppure le procedure. Adesso questi impianti vengono prodotti tramite una procedura totalmente computer guidata e il materiale che si utilizza è lo stesso titanio che utilizziamo negli impianti classici, con la differenza che questi impianti sono realizzati come un dispositivo su misura per il paziente da stampanti 3D per metallo (questo processo viene definito laser melting).
Ad esempio se a un paziente mancano tre denti nell'arcata inferiore di sinistra, non c'è osso perchè il paziente ha portato una protesi mobile per tanto tempo e il problema è che nella mandibola c'è un nervo il "nervo mandibolare", ed è il limite che non dobbiamo mai superare e gli impianti non si possono mettere, se la distanza tra la cima della cresta ossea e il nervo è troppo ridotta, gli impianti non si possono mettere. Quindi si può optare o per la rigenerazione ossea o per questa tecnologia di implantologia customizzata che permette di realizzare un impianto su misura. Questo impianto su misura si realizza con una procedura che parte da una radiografia tridimensionale, a cui si associa un'impronta o una scansione del paziente. A questo punto c'è un software particolare che unisce la scansione alla tac, attraverso dei punti che vengono individuati e si può realizzare l'impianto. C'è proprio un software che realizza questo impianto customizzato, una griglia che ricalca perfettamente il profilo dell'osso residuo del paziente a cui verrà imbullonata con particolari viti di osteosintesi (trattate superficialmente in modo da osteointegrarsi e conferire estrema stabilità alla struttura intera) e avrà la possibilità di supportare poi la nuova dentatura del paziente.
In pratica diventa una sorte di base su cui vengono posti i denti. Nell'implantologia tradizionale c'è una vite che viene avvitata nell'osso del paziente e poi c'è una componentistica su cui poi verranno messi i denti. Qui, l'impianto customizzato nasce già con la componentistica inserita. E' un processo che viene eseguito tramite una stampa 3D del metallo, il titanio puro. Quindi si ottiene un manufatto che non viene mai toccato dalla mano dell'uomo, fintanto che non verrà messo nella bocca del paziente dove troverà perfetto alloggiamento. E' prodotto da un processo completamente tecnoguidato. Ecco perchè una volta non funzionavano, era una fusione che veniva fatta nel laboratorio odontotecnico e toccata dall'uomo, fatta in una maniera che non poteva essere così precisa come invece oggi il computer ci permette. Viene tutto progettato e si sa già come verrà, ancora prima di incominciare.
E' capitato di dover scegliere per uno stesso paziente se effettuare un'implementazione ossea o una griglia customizzata?
Da quando abbiamo utilizzato questo sistema di griglie customizzate, c'è una possibilità di scelta perchè essenzialmente si tratta di 2 risultati e 2 tempistiche differenti. Per quanto riguarda la rigenerazione ossea il tempo è più lungo, devono trascorrere i 6 mesi, bisogna mettere gli impianti, aspettare la guarigione degli impianti e poi si possono mettere impianti e denti. Il discorso delle griglie è totalmente diverso: a fronte di un intervento che a livello di invasività può essere simile si possono però mettere i denti subito (a carico immediato), anche nella zona posteriore della mandibola dove di solito questo non è proprio possibile; queste griglie sono in grado di supportare la masticazione.
"Abbiamo trattato il caso di una signora che è venuta nel nostro studio e che da 50 anni portava una protesi mobile perchè le avevano tolto i denti che era poco più di una ragazzina per ragioni non meglio specificate. Le soluzioni possibili erano queste due: la rigenerazione ossea, che sarebbe stato molto complicato da seguire per l'arcata superiore completa, oppure c'era la possibilità di questa griglia. Alla fine abbiamo deciso di mettere la griglia e in una seduta abbiamo inserito sia la griglia che i denti fissi in fase provvisoria. Alla sera la signora non mangiava i panini ma poteva sorridere come non aveva mai fatto. In 20 giorni era già in grado di mangiare", spiega il dott. Fabio Schirripa.
"Il paziente può tornare com'era, se gli manca un centimetro di osso, si può ricostruire l'osso e si possono fare una serie di cose per ricostruire l'osso. La griglia ti lascia essenzialmente come sei, ma tutto viene compensato con la protesi e ti permette con una seduta di risolvere il problema".
Grazie al computer si è sempre meno invasivi, sia nella rigenerazione sia con le griglie. Non sono certamente tra gli interventi meno invasivi che noi possiamo fare, perchè purtroppo possono esserci dei grossi defict e quindi c'è da lavorare nella bocca del paziente ma il plus di quello che facciamo è che tutti questi interventi vengono eseguiti con la sedazione cosciente, anche l'intervento che può essere il più invasivo, tolto che in bocca di invasivo non si può mai fare niente, perchè la bocca è piccola quindi nel piccolo si lavora con strumenti delicati.
Una rigenerazione ossea per rigenerare un quadrante in cui si è perso l'osso necessita di un intervento che dura 2/3 ore circa. Nel caso di una griglia ci si mette meno e in un'ora e mezza si è in grado di mettere la griglia completa e nell'arco di una mattinata di lavoro, i pazienti potranno uscire con i denti. Insieme alla griglia si producono anche i provvisori. C'è in gioco la rapidità di intervento, che diventa importante soprattutto quando ci si trova in queste situazioni da lunghissimo tempo.
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