1,5 miliardi da Aspi a Genova e alla Liguria come risarcimento per il crollo del ponte Morandi
di Alessandro Bacci
Saranno utilizzati per il tunnel sub-portuale di Genova e il collegamento della Val Fontanabuona. 3 milioni per i residenti sotto il viadotto Bisagno
Con l'accordo firmato ieri tra il Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili e Autostrade per l'Italia che definisce la procedura per grave inadempimento a seguito del crollo del Ponte Morandi, 1,5 miliardi di euro vanno alla Liguria e alla città di Genova per nuove infrastrutture, riduzione dei pedaggi e altri interventi a favore degli operatori economici e dei cittadini della Val Bisagno. Lo si legge in una nota del Ministero. La procedura che ha portato all'Accordo è stata definita grazie alle continue interlocuzioni tra le amministrazioni del Mims, del Ministero dell'Economia e delle Finanze e della Presidenza del Consiglio dei ministri e alla collaborazione dei rappresentanti del territorio, in particolare della Regione Liguria, del Comune di Genova e dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
In considerazione dell'impatto subìto dal territorio ligure a causa del cedimento del Ponte Morandi, infatti - prosegue la nota - nell'ambito delle risorse previste dall'accordo le citate amministrazioni hanno concordato con ASPI un insieme di interventi per complessivi 1,2 miliardi di euro orientati alla realizzazione di opere fondamentali per lo sviluppo della regione e della città, come il tunnel sub-portuale di Genova e il collegamento della Val Fontanabuona, oltre che iniziative per il Porto di Genova e misure a sostegno di categorie economiche penalizzate dalla situazione determinatasi a seguito del crollo del Ponte Morandi e degli interventi di manutenzione della rete autostradale ligure. Gli interventi finalizzati alle opere di cui sopra verranno realizzate da società individuate attraverso bandi pubblici. Tre milioni di euro saranno destinati alle famiglie residenti nelle abitazioni sottostanti il viadotto Bisagno.
Soddisfazione da parte di Regione, Comune di Genova e dell'Autorità portuale per l'accordo tra ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili e Aspi, con cui, a seguito del crollo del Ponte Morandi, si definisce la procedura risarcitoria per il territorio. "Riteniamo si tratti di un riconoscimento economico dovuto - afferma il presidente della Liguria Giovanni Toti - per un territorio duramente colpito, che ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane e di disagi per cittadini e imprese a seguito del crollo del ponte Morandi, dopo decenni di mancati controlli e manutenzioni. Queste risorse garantiranno la realizzazione di opere che la Liguria attende da anni".
"Siamo soddisfatti di come si è conclusa la trattativa - aggiunge il sindaco Marco Bucci -. Possiamo dire di essere riusciti ad ottenere praticamente tutto quello che avevamo richiesto. Il Comune di Genova manterrà la costituzione di parte civile nel processo per il crollo di ponte Morandi, sia verso gli imputati che verso l'azienda. Quest'azione continuerà nei confronti delle persone dal punto di vista penale e civile, ma senza richiesta di ulteriori indennizzi nei confronti della parte aziendale".
"L'accordo - dichiara il presidente dell'Autorità Portuale di Sistema del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini - mira a porre rimedio e agevolare l'accessibilità al nodo logistico portuale di Genova. A tal fine si stanziano cospicue risorse sia per l'ammodernamento infrastrutturale del nodo attraverso il tunnel subportuale e l'autoparco per i mezzi pesanti, sia per interventi di digitalizzazione dei flussi veicolari in arrivo e partenza dal porto di Genova. Infine si prevedono significativi sconti per l'utenza per il prossimo quinquennio".
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