Addio a Lisetta Carmi, la grande fotografa genovese con lo sguardo sincero sul mondo
di Matteo Angeli
Genova nel 2016 le aveva reso omaggio con una personale allestita nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale
E' morta a 98 anni Lisetta Carmi. La fotografa di fama internazionale si è spenta nella notte nella sua abitazione a Cisternino, in Puglia.
Carmi, icona della fotografia internazionale e tra i massimi interpreti della fotografia sociale nella seconda metà del Novecento, era nata a Genova il 15 febbraio 1924. Da oltre 40 anni aveva scelto di vivere definitivamente nel cuore della Valle d'Itria, a Cisternino, città alla quale aveva voluto donare trenta suoi scatti e 900 volumi della sua libreria, per ringraziare ed onorare la comunità che l'aveva accolta e amata e della quale era diventata cittadina onoraria.
Nel 2016 Genova aveva reso omaggio a Lisetta Carmi con una personale allestita nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale. La mostra, intitolata 'Lisetta Carmi. Il senso della vita" era composta da 220 immagini tra le più famose della celebre fotografa contemporanea: i travestiti di Genova, il lavoro, i ritratti di artisti come Abbado e poeti come Ezra Poud, il quotidiano in Afghanistan, India, America latina. Carmi ha scelto, nel corso degli anni, di portare il suo sguardo suoi luoghi più identitari della città di Genova come il porto, il centro storico, la fabbrica
La casa dove Lisetta Carmi viveva e lavorava negli anni Sessanta era in Piazza Fossatello e dava su Via del Campo, ai margini dell’antico ghetto ebraico. Un crocicchio di «caruggi» (vicoli). E da quell'osservatorio privilegiato Lisetta riuscì a scattare fotografie che sono entrate nella storia. Con i suoi scatti ha raccontato un mondo segreto come quello della comunità dei travestiti diventando tra le protagoniste della fotografia sociale del Novecento.
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