Carige, l'assemblea approva l'aumento di capitale 700 milioni
di Marco Innocenti
6 min, 47 sec
Favorevoli il 91% dei presenti, pari al 43,3% del capitale
L'assemblea degli azionisti Carige ha approvato la proposta di aumento di capitale per 700 milioni di euro, legata al piano di riassetto con il Fondo interbancario e lo Schema volontario, assieme alla trentina Cassa centrale banca.
Hanno votato 20.426 azionisti in proprio e per delega con il 47,66% del capitale. Favorevoli il 91% dei presenti, pari al 43,3% del capitale.
L'assemblea era cominciata stamane in una sala gremita grazie alla presenza di tanti piccoli azionisti.
L'assemblea straordinaria dei soci di Carige era appunto chiamata a decidere sul piano di aumento di capitale da 700 milioni di euro, proposto dai commissari.
In sala anche Vittorio Malacalza, da tutti riconosciuto come il vero e proprio ago della bilancia. "Sono qui come piccolo azionista" aveva spiegato prima dell'assemblea, riferendosi alle quote marginali da lui possedute direttamente. La quota del 27,6% infatti è detenuta dalla Malacalza Investimenti, società controllata dai figli. "Non so cosa farà - aveva aggiunto - Decide autonomamente".
Vittorio Malacalza, intervenuto sin dall'apertura e presente per gran parte dei lavori, aveva poi lasciato la sede dell'assemblea senza rientrare.
Al termine delle comunicazioni preventive di rito, ecco i primi numeri dell'assemblea: sono presenti in sala più di 20 mila soci (molti ovviamente per delega), per un capitale rappresentato del 47,6%, ben al di là del 20% richiesto per la validità dell'assemblea. Dalle prime indiscrezioni, sembra che nella quota rappresentata non sia compresa quella della Malacalza Investimenti, detentrice del 27,6% delle azioni. Una mossa questa che, di fatto, potrebbe giocare a favore dell'accettazione del piano di risanamento.
Gli azionisti hanno espresso il proprio voto per mezzo di una sorta di telecomando: tasto verde per il voto favorevole, tasto giallo per l'astensione, tasto rosso per il voto contrario.
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"In caso di non approvazione del piano - aveva ammonito il commissario Raffaele Lener - la banca potrebbe essere esposta anche al rischio di liquidazione. I Commissari hanno già sondato il mercato alla ricerca di eventuali soggetti interessati, trovando solo quello del Fondo Interbancario e CCB di cui qui oggi si dovrà decidere".
"Voi qui siete chiamati a deliberare un'operazione complessa - aveva aggiunto il commissario Pietro Modiano - ma soprattutto per decidere se ridare o no un futuro a questa banca. Stiamo parlando del futuro. Il nostro piano di febbraio l'abbiamo chiamato 'Riprendiamoci il futuro' e non era una frase a effetto ma il senso del nostro mandato. Adesso è anche il vostro: ridate un futuro a questa banca. Ed è quello che abbiamo cercato di fare in questi 9 mesi. La banca che rinasce è senza rischi, mentre tre anni fa aveva il 34% di crediti cattivi. Si consegna ad una prospettiva industriale seria. Se e quando CCB eserciterà l'opzione, sarà la possibilità migliore per tutti. Questo piano consegna Carige, i suoi clienti e la sua gente ad un futuro migliore. Questa assemblea può chiudere l'epoca delle difficoltà".
Intervenuto anche Fabio Innocenzi, altro commissario straordinario dell'istituto: "Cassa centrale banca ha una perfetta complementarietà geografica con Carige" offrendo "sinergie di ricavi, con servizi alla clientela e grande vocazione al territorio". Innocenzi ha parlato del riassetto legato all'aumento di capitale al vaglio dei soci e che dopo l'intervento del Fondo interbancario, anche con lo Schema volontario, porterà la holding trentina del credito cooperativo al controllo di Carige.
Alle 12.25, dopo gli interventi preliminari dei tre Commissari, era arrivato il momento degli interventi degli azionisti. Iscritti a parlare una trentina di soci.
Vittorio Malacalza, intervenuto sin dall'apertura e presente per gran parte dei lavori, ha poi lasciato la sede dell'assemblea senza rientrare.
Poi è stata la volta delle risposte dei commissari straordinari dell'istituto.
Il primo a parlare era stato Raffaele Lerner: "Rispetto a ipotetiche "modifiche alle condizioni economiche alle quali Fondo interbancario e Schema Volontario hanno concesso a Cassa centrale banca l'opzione di acquisto si tratta di un accordo sottoscritto tra Fitd, Sv e Ccb, la banca non ne è parte. E' un profilo rispetto al quale la banca è stata e rimane estranea - ha aggiunto -. L'opzione call non è neanche tra gli argomenti all'ordine del giorno".
Il commissario Fabio Innocenzi, invece, rispondendo in assemblea alla domanda di un socio-dipendente aveva detto. "Il piano tutela l'occupazione. Tutte le uscite previste in questo piano sono volontarie, non esiste alcuna forma di licenziamento. Sì assolutamente viene confermata la vocazione territoriale di Cassa centrale banca".
Innocenti aveva aggiunto: "Nessuna banca italiana ha offerto alcunché per Carige. Il valore di questa banca è stato ritenuto da tutti gli azionisti negativo. Tutti entravano a patto che il Fondo interbancario mettesse capitale e il Fondo interbancario ha deciso tecnicamente un intervento di salvataggio. Per dare un riconoscimento ai soci attuali di Carige differenziato in base all'entità degli investimenti compiuti o al prezzo delle azioni al momento dell'acquisto c'era un problema tecnico difficilmente sormontabile, E' stata analizzata una ipotesi di dare riconoscimenti differenziati - ha chiarito -, ma aveva una difficoltà tecnica fortissima in termini di riconoscimenti corretti delle forme di investimento".
Innocenzi aveva poi riferito: "Se la trentina Cassa centrale banca non utilizzerà l'opzione per acquistare le quote di Carige sottoscritte nell'aumento di capitale dal Fondo interbancario e dallo Schema volontario "si sviluppa il piano industriale, avendo come azionisti di riferimento Fitd e Svi, più Ccb" (con la quota iniziale del 9,9%) e "si va a vedere quale partnership riusciremo a trovare, ma da posizioni di forza. Il piano che è stato presentato è 'stand alone', con il rafforzamento patrimoniale che viene proposto oggi e si svilupperà il piano industriale definito"
Infine Innocenzi ha ringraziato gli azionisti: "E' giusto chiedere agli azionisti quello che hanno deciso, perché sono venuti, perché non sono venuti. Ovviamente il loro comportamento ha consentito all'operazione di essere approvata, siamo grati a tutti a iniziare da loro". Lo ha detto il commissario di Carige Fabio Innocenzi, interpellato sul valore dell'assenza della quota della Malacalza Investimenti all'assemblea che ha approvato il salvataggio della banca ligure. Con il via libera all'aumento di capitale Carige "adesso iniziamo a lavorare sul piano, a ragionare con Ccb, dobbiamo fare un percorso con il Fitd. Dobbiamo fare un percorso lunghissimo ma che inizia oggi. E' un percorso che finalmente ha un futuro davanti. Con il via libera all'aumento "ci guadagnano tutti - ha aggiunto -. Ci guadagna la banca, il territorio, Genova, il sistema bancario, gli azionisti che si sono sacrificati tantissimo, ci guadagnano i dipendenti. E' una storia dalla quale tutti avevano da perdere e grazie a Dio un po' alla volta ora tanto da ricostruire".
Modiano condivide la scelta di Malacalza: "E' chiaro che il fatto che Malacalza Investimenti non si sia presentata ci ha consentito questo risultato. E' stata una scelta consapevole e dal mio punto di vista generosa".
"Carige è salva", "ci siamo tolti un bel peso. La banca finalmente è libera e può pensare veramente al futuro". Lo ha detto Pietro Modiano, commissario straordinario e già presidente Carige, al termine dell'assemblea. Ora "dobbiamo avviare le procedure per l'aumento di capitale", ha poi spiegato. "Cassa Centrale Banca ha preso il suo tempo per prendere una decisione - ha detto riferendosi all'opzione per acquistare le quote Fitd-Svi entro fine 2021 -. Noi da domani lavoreremo come una banca finalmente libera da queste condizioni di incertezza, che hanno condizionato la vita dei colleghi ma anche dei clienti per molto molto tempo e abbiamo davanti una prospettiva di crescita, di ripresa del radicamento territoriale. Questa è la cosa su cui ci concentreremo da lunedì".
https://twitter.com/GiuseppeConteIT/status/1175089853203144706
"Su Banca Carige avevamo promesso una soluzione di mercato e così è stato. In questo modo è stata preservata e rilanciata un'azienda che è un prezioso polmone finanziario per la Liguria e per i suoi cittadini". Lo scrive, in un tweet, il premier Giuseppe Conte.
"L'approvazione del piano di salvataggio di Carige è una buona notizia per Genova e tutta la Liguria: ringraziamo gli azionisti, i commissari e i lavoratori per il senso di responsabilità e l'impegno dimostrato": così in una nota il governatore Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci commentano il risultato dell'assemblea degli azionisti di Carige. "Regione Liguria e Comune di Genova - prosegue la nota - hanno seguito le vicende di Carige fin dal primo giorno, per salvaguardare l'Istituto e i lavoratori. Ora la Banca può guardare al futuro e riprendere un percorso di crescita per affiancare lo sviluppo dell'economia ligure".
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