Caso Toti, Cozzani a dirigenti Cosme: "Siamo come ufficio di collocamento"
di Redazione
Nel 2021 l'ex capo di gabinetto della Regione cercava di procurare posti di lavoro alla comunità riesina
Matteo Cozzani, ex capo di gabinetto della Regione Liguria ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto "sistema Toti", nel 2021 cercava di procurare posti di lavoro alla comunità riesina. E per questo viene organizzato in Regione un incontro con i vertici della Cosme, impresa genovese nel settore edile, a cui erano stati girati i curricula di cinque persone indicate dalla comunità riesina ma che non erano stati ancora assunti.
Uno dei fondatori della azienda spiega che dei cinque forse uno solo aveva i requisiti. A quel punto, come ricostruito dagli investigatori nella richiesta di misure cautelari, Cozzani replica: "io vi giro quello che passa il convento, poi voi siete del mestiere, siete liberissimi di scegliere quello che torna valido (...) qui. Io sapete che ormai siam diventati un para ufficio di collocamento con la fame di lavoro che c'è ci abbiamo le code noi cerchiamo di agganciare la domanda e l'offerta".
Per i gemelli Italo e Arturo Testa (indagati nell'inchiesta e con obbligo di dimora) "l'incontro del 15 marzo 2021 è stata l'ultima occasione per parlare di persona con Cozzani. Nei giorni successivi, infatti, Cozzani, evidentemente verificata la difficoltà di pervenire ad effettive assunzioni presso la Cosme - scrivono i pm - inizia a non rispondere più ai messaggi dei fratelli, i quali tuttavia proseguono con le loro sollecitazioni".
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