Genova, stadio Ferraris. Salis: "Deve restare di proprietà del Comune". Bucci: "Non distingue tra concessione e proprietà"

di Carlotta Nicoletti

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Salis: "Ipotesi di un mutuo a lungo termine", Bucci: "Idea non sostenibile. Ho fatto due conti su capitale e interessi: è un’operazione difficile da reggere”

Genova, stadio Ferraris. Salis: "Deve restare di proprietà del Comune". Bucci: "Non distingue tra concessione e proprietà"

Silvia Salis propone di mantenere lo stadio di Genova di proprietà comunale, ma il nodo resta economico: servono quasi 100 milioni di euro. Per questo, secondo il presidente di regione Liguria, Marco Bucci la concessione pluriennale resta lo strumento più realistico per portare avanti il progetto di riqualificazione.

Proprietà e strumenti – L’idea della candidata sindaca Silvia Salis di lasciare lo stadio sotto il controllo del Comune solleva dubbi pratici. “Forse non ha ben chiaro cosa distingue una concessione da una proprietà”, ha detto Bucci. “In realtà non è stato ancora deciso lo strumento definitivo, ma la concessione resta la via più percorribile”.

Finanziamenti – Il punto critico è trovare le risorse: “Servono almeno 100 milioni di euro, e chi mette una cifra del genere – pubblico o privato – lo fa aspettandosi un ritorno”. L’ipotesi di un mutuo a lungo termine viene considerata da Bucci poco sostenibile, soprattutto in un contesto di tassi elevati. “Ho fatto due conti su capitale e interessi: è un’operazione difficile da reggere”.

Fondi pubblici – Uno spiraglio potrebbe arrivare solo da risorse statali secondo il presidente: “Se ci fossero fondi pubblici a sostegno, il discorso cambierebbe. Ma allo stato attuale, è difficile”.

La soluzione – La via più realistica, secondo chi è già al lavoro sul progetto, resta quella di mantenere la proprietà pubblica ma affidare la gestione in concessione per un lungo periodo, sostiene Bucci: “È lo strumento che stiamo già utilizzando e che può far avanzare il progetto”.

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