Metalmeccanici genovesi in sciopero il 23 aprile, fabbriche ferme per il rinnovo del contratto nazionale

di M.C

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Otto ore di astensione dal lavoro e presìdi ai cancelli in tutti gli stabilimenti per rivendicare salario e dignità

Nuova mobilitazione dei metalmeccanici: a Genova il 23 aprile gli stabilimenti si fermeranno per l’intera giornata in occasione dello sciopero nazionale di otto ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm per sbloccare la trattativa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale, ferma da mesi a causa del mancato confronto con Federmeccanica e Assistal.

Stato del confronto – Di fronte all’arroganza attribuita alle controparti datoriali, che continuano a impedire la riapertura del tavolo negoziale, le organizzazioni sindacali confermano la necessità di proseguire e inasprire le azioni di protesta. Dopo le 24 ore di sciopero già effettuate tra dicembre 2024 e marzo 2025, i sindacati ribadiscono che senza contratto non può esserci dialogo e senza dialogo non può esserci intesa.

Azioni in programma – Le otto ore di sciopero saranno accompagnate da presìdi in tutti i principali siti produttivi genovesi, che saranno simbolicamente “occupati” per l’intera giornata. L’obiettivo è lanciare un messaggio chiaro: senza le competenze di operai, tecnici e ingegneri, nessuna industria può funzionare. Le fabbriche, spiegano i promotori, esistono solo grazie a chi ogni giorno le anima con il proprio lavoro.

Obiettivi dello sciopero – I lavoratori chiedono un contratto in grado di redistribuire attraverso i salari la ricchezza prodotta negli ultimi anni, che ha portato molte aziende a registrare utili record. Il nuovo contratto, secondo i sindacati, dovrà anche essere capace di rappresentare un settore in trasformazione, rispecchiandone le ambizioni e riaffermandone il valore strategico nel panorama economico italiano.

Dichiarazione unitaria – “Il 23 aprile sarà la giornata dell’orgoglio dei produttori metalmeccanici genovesi, che con determinazione saranno nuovamente in sciopero a pretendere il rinnovo di un Contratto Nazionale capace di difendere il potere d’acquisto e garantire dignità”, affermano i Segretari Generali di Fim, Fiom e Uilm di Genova e Liguria.

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