Caso Toti, presidente sarà interrogato la mattina di giovedì 23
di Stefano Rissetto
L'interrogatorio dovrebbe essere funzionale alla richiesta della revoca della misura cautelare
Raggiunto l'accordo tra la Procura e il collegio difensivo di Giovanni Toti, guidato dall'avvocato Stefano Savi. Il presidente della Regione, agli arresti domiciliari da martedì 7 maggio con l'accusa di corruzione e falso, sarà interrogato dai pm Luca Monteverde e Federico Manotti nella mattinata di giovedì 23 maggio. Non ancora definita la sede dell'appuntamento con i pm ma potrebbe trattarsi nuovamente di Palazzo di Giustizia.
Nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip Paola Faggioni, Toti si era avvalso della facoltà di non rispondere. Di fronte alle oltre 600 pagine di ordinanza e alle circa 9mila di allegati, il governatore si era preso tempo. Quindi aveva fatto sapere di essere pronto, ricevendo dalla Procura un segnale di disponibilità condizionata alla discrezionalità dei pm rispetto ai tempi, con la facoltà a carico dell'indagato di rilasciare spontanee dichiarazioni agli inquirenti oppure accedere direttamente al tribunale del riesame.
L'interrogatorio dovrebbe essere funzionale alla richiesta della revoca della misura cautelare e quindi al recupero della piena agibilità politica, per consentire a Toti di valutare se e come proseguire il mandato e quindi la legislatura regionale.
Nei prossimi giorni verranno sentiti come persone informate dei fatti anche il sindaco Marco Bucci e l'armatore Gianluigi Aponte.
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