Caso Toti, Rixi: "Ministero al lavoro per commissione ispettiva Autorità portuale. Diga, momento critico ma andiamo avanti, evitare blocco dello scalo
di Redazione
Viceministro: "Dobbiamo evitare che si blocchino lavori. Nomina presidente? C'è impasse formale, con il governatore ai domiciliari"
"La preoccupazione da me espressa subito dopo l'inizio dell'inchiesta è una preoccupazione meramente tecnica: se ci sono degli atti in autorità portuale non legittimi, il rischio vero è che questo comprometta alcune cantierizzazioni e questa cosa va verificata subito. Il ministero delle Infrastrutture è al lavoro per creare una commissione ispettiva in autorità portuale, a carattere amministrativo per una verifica sugli atti prodotti dall'asdp, con un focus particolare su quelli riguardanti al rilascio delle concessioni, ma è necessario avere un indirizzo molto chiaro. Siamo in una situazione non semplice, ma dobbiamo andare avanti". Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi oggi a Genova.
Il problema della nomina del presidente dell'Autorità portuale "l'abbiamo affrontato ieri" e "il problema che abbiamo oggi è che con l'arresto del governatore noi l'intesa non sappiamo a chi chiederla. Quindi abbiamo un impasse di tipo formale su come procedere". Lo ha detto il viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi oggi a Genova. "Quindi - ha proseguito - bisognerà capire cosa vuol fare l'attuale commissario straordinario (Paolo Piacenza, indagato per abuso d'ufficio. ndr) anche per motivi processuali. Sicuramente stiamo valutando le decisioni da prendere in questa settimana. è altrettanto evidente che dobbiamo garantire l'operatività del porto".
"C'è un commissario indagato, bisogna capire se è per una pratica specifica o per altro. Sono tutti temi interni all'Autorità portuale, il ministero ha una funzione di vigilanza non sul singolo atto ma in maniera molto più alta quindi in alcuni processi non siamo entrati - ha detto ancora Rixi -. Quello che riteniamo, è che evidente che la nostra paura è semplicemente che una situazione di tensione, che si crea anche solo a leggere le intercettazioni, porti a una situazione di rigidità. Cerchiamo di affrontare le cose, però - ha concluso -. Quello che dico è che anche oggi dovevamo firmare un protocollo, siccome mancano ancora pareri amministrativi, ci prendiamo ancora due settimane di tempo".
"Sono contento che finora si stia mantenendo il cronoprogramma difficile su un'opera come la nuova diga di Genova che è opera" utile "a dare all'Europa un secondo pilastro oltre ai porti del Nord Europa per la logistica integrata". Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi rispondendo, stamani a Genova, a chi gli chiedeva se il 24 maggio ci sarà la cerimonia di posa del primo cassone della nuova diga di Genova. "E' evidente che la situazione attuale è più critica rispetto a prima, quindi sicuramente ci sarà la posa del cassone e si sta valutando l'opportunità o meno di tenere una cerimonia o meno. Sicuramente - ha detto Rixi - c'è l'intenzione del governo di andare avanti. Quel che a noi interessa non è un tema da campagna elettorale ma una prospettiva degli scali italiani. Mi auguro che ci sia la consapevolezza da parte di tutti che la diga non serve a un armatore o a un altro (il riferimento è alle intercettazioni nell'inchiesta per corruzione che ha portato all'arresto del governatore Toti, ndr) ma all'Italia intera. Soprattutto bisogna evitare che si inizino i lavori della demolizione della vecchia diga - ha concluso -, perché questo è previsto dal progetto, senza aver la certezza della conclusione dei lavori altrimenti si si rischia di bloccare lo scalo per diversi anni".
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