De André, 25 anni dopo i ricordi del critico Tortarolo: “Storie di un impiegato, il migliore De Andrè che mi dava dell’’abelinato’”

di Redazione

"Fabrizio non era quello che vi hanno raccontato. Era profondamente puntiglioso sullo studio e la ricerca della parola"


Nel corso della serata di Telenord dedicata ai 25 dalla morte di Fabrizio De Andrè, il critico musicale Renato Tortarolo ha espresso una preferenza sulla vasta carriera del cantautore: “È un giudizio personale, ma ritengo il migliore De Andrè quello senza fronzoli, ad esempio in ‘Storie di un impiegato’. Fabrizio non era quello che vi hanno raccontato. Era profondamente puntiglioso sullo studio e la ricerca della parola. Una volta sbagliai a indicare la nazionalità dello scrittore Alvaro Mutis. Lui venne da me e pubblicamente mi diede dell’”abelinato’, ossia del grossolano in dialetto genovese, sottolineando che Mutis fosse colombiano”.