Declassamento della dogana di Ravenna: pressing di Comune e Regione, chiesto incontro al Governo

di Carlotta Nicoletti

1 min, 32 sec

Il porto di Ravenna rischia un duro colpo con il declassamento della dogana. Comune e Regione si mobilitano: istituito un tavolo permanente e chiesto un incontro urgente al Governo

Declassamento della dogana di Ravenna: pressing di Comune e Regione, chiesto incontro al Governo

Comune di Ravenna, Regione Emilia-Romagna e tutti i soggetti coinvolti si schierano contro il declassamento dell’ufficio doganale del porto dalla prima alla terza fascia, deciso dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La decisione, basata su un algoritmo, non terrebbe conto della complessità del sistema logistico e degli investimenti in corso, come riporta Ferpress. 

Tavolo permanente – Un confronto tra istituzioni e operatori

Ieri a Ravenna si è svolto un primo incontro tra le istituzioni locali, le associazioni di categoria, la Camera di Commercio, i sindacati e gli operatori del porto. Presenti l’assessora regionale alle Infrastrutture Irene Priolo, il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia e l’assessora al Porto Annagiulia Randi. È stata ribadita la necessità di un’azione congiunta e continua, con l’istituzione di un tavolo permanente per monitorare la situazione e valutare eventuali nuove iniziative.

Incontro con il Governo – La richiesta urgente di un confronto

Il prossimo passo sarà chiedere un incontro a un rappresentante del Governo per sottoporre un documento che evidenzia le criticità del metodo di classificazione adottato. L’obiettivo è ottenere risposte concrete e, in base agli sviluppi, decidere nuove azioni da intraprendere.

Le dichiarazioni – Preoccupazione e strategia

“Dobbiamo mantenere alta l’attenzione su un’infrastruttura strategica per l’intero sistema Paese” ha dichiarato Irene Priolo, sottolineando il ruolo del porto per le filiere industriali nazionali. “Se l’ufficio doganale viene depotenziato, si rischia di compromettere anche la Zona Logistica Semplificata e lo sviluppo della zona franca doganale.”

Sbaraglia e Randi hanno ribadito l’incoerenza della decisione: “Gli investimenti pubblici e privati sul porto sono in crescita, mentre il declassamento della dogana sembra un passo indietro. Per questo chiediamo al Governo di rivedere la scelta.”

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