Genova, logistica: intermodalità al centro del convegno sul porto. Minoia: "Le opere ridisegneranno la città e l’economia del Nord Ovest”

di Carlotta Nicoletti

Esperti del settore a confronto su ferro, gomma e acqua: il nodo genovese tra nuove infrastrutture e sfide della logistica intermodale

Il Porto di Genova si prepara a un futuro sempre più intermodale. Durante il convegno “Ferro-gomma-acqua: l’intermodalità e il Porto di Genova”, organizzato dal Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani (CIFI) in collaborazione con Stazioni Marittime Genova e l’Istituto Italiano delle Comunicazioni, si è discusso di infrastrutture strategiche come la Nuova Diga, il Terzo Valico e il Nodo ferroviario genovese. L’obiettivo? Costruire un sistema logistico più efficiente e sostenibile per il Nord Ovest e per l’intero Paese.

Grandi opere – “Ridisegneranno la città e l’economia del Nord Ovest,” ha affermato Alberto Minoia, AD di Stazioni Marittime. “Con il Terzo Valico, il porto avrà finalmente un collegamento ferroviario efficace con l’Europa, permettendo il trasporto su ferro dei semirimorchi e migliorando la sostenibilità del sistema.”

Visione strategica – Il presidente della Regione Liguria Marco Bucci ha sottolineato come Genova sia “un polo unico per l’intermodalità,” grazie alla combinazione di trasporto via mare, ferrovia, gomma e nuove tecnologie digitali. “Dobbiamo sviluppare questa visione strategica per cogliere le opportunità economiche e occupazionali del futuro.”

Sfide e sicurezza – Pier Luigi Giovanni Navone (ANSFISA) ha evidenziato il ruolo della sicurezza nel trasporto ferroviario: “Oggi troppe poche merci viaggiano su ferro. Sviluppare questa modalità è essenziale per efficienza e sicurezza.”  

Investimenti e prospettive Giuseppe Rizzi (Fermerci) ha lanciato un allarme sul calo del traffico ferroviario merci nel 2024, mentre Davide Falteri (Federlogistica) ha ribadito la necessità di un coordinamento tra i diversi vettori di trasporto. L’integrazione tra ferro e gomma è stata al centro dell’intervento di Davide Falteri, Presidente di Federlogistica: “E’ strategicamente determinante ragionare in un’ottica sistemica sul tema dei trasporti intermodali mare, ferro e gomma, con il fine di ottimizzare e fluidificare il flusso di merci, ma anche di definire priorità non solo nelle scelte ma anche nella tempistica delle infrastrutture. Ed è proprio questa logica di coordinamento do sistema che è mancata e che ha provocato danni al sistema Paese, generando in primis una sottovalutazione cronica anche presso il comparto industriale e produttivo, del ruolo strategico della logistica, come elemento di raccordo fra aziende e mercati.

A rafforzare questo concetto è stato Matteo Catani, Amministratore Delegato di Grandi Navi Veloci, il quale ha posto l’attenzione sul contributo delle Autostrade del Mare come sistema intermodale che combina trasporto marittimo, stradale e ferroviario, migliorando l'efficienza logistica e riducendo l'impatto ambientale.  Fondamentali per collegare la Penisola alle isole e ad altri paesi mediterranei. GNV sta attualmente investendo in navi ecologiche e richiede supporto di Governo e istituzioni locali per modernizzare le infrastrutture portuali e sviluppare una rete di distribuzione sostenibile.

Ignazio Messina in qualità di vicepresidente associazione FISE UNIPORT ha chiuso il convegno con un messaggio chiaro: “L’intermodalità non è un’alternativa, ma una necessità. In Italia, come imprenditori, spesso ci sentiamo dei 'candidati colpevoli' a causa di un quadro normativo complesso e non sempre chiaro, soprattutto in tema di sicurezza. Sul fronte economico, noi Terminalisti siamo un punto chiave nei porti per l'intermodalità ferro-gomma e, come Messina, investiamo in questa direzione da 37 anni. Per essere davvero competitivi, credo che 'il treno abbia bisogno più di volumi che di lunghe distanze' e che sia fondamentale migliorare l’efficienza delle risorse impiegate. L’intermodalità è una scelta strategica che, nel breve termine, potrebbe non sembrare sempre conveniente, ma nel lungo periodo porta a una maggiore efficienza e a un impatto positivo sulla carbon footprint delle aziende. Per questo, sarebbe utile un sistema di incentivi coordinati tra i vari enti, in modo che siano cumulabili e realmente efficaci. Alla fine, più che un’alternativa, l'intermodalità è una necessità' per rendere la logistica più efficiente, sostenibile e competitiva."

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.