Diga, Bucci commissario, scintille D'Angelo-Boitano: "Governatore venga rimosso", "A livello nazionale la sinistra lo elogia"
di Stefano Rissetto
"Imbarazzante che l'opera più grande del PNRR sia gestita così", "La sinistra non accecata dal furore ideologico stima Bucci"

Botta e risposta tra Simone D'Angelo, consigliere regionale e segretario Pd Genova, e Giovanni Boitano, capogruppo di Orgoglio Liguria in via Fieschi, sul tema dell'incarico commissariale di Marco Bucci relativamente alla Diga.
"Doveva essere il simbolo del rilancio di Genova, il fiore all'occhiello della propaganda della destra "del fare". Invece si sta trasformando nell'ennesimo disastro dai contorni sconcertanti. Prima si scopre che il vincitore della maxi-gara d'appalto era già noto a chi avrebbe dovuto garantire l'interesse pubblico, poi lo stop del TAR per le irregolarità, poi l'imbarazzo dei fanghi tossici nei cassoni e i ritardi senza fine. Oggi la diga è un cantiere bloccato tra extracosti, ricorsi e polemiche. Il clima tra Bucci e Webuild è un muro contro muro. I costi schizzano di 300 milioni in un anno, i lavori rallentano, la consegna è incerta. E chi pagherà? Sempre i cittadini". Così il consigliere regionale e segretario Metropolitano PD Genova Simone D'Angelo.
"Nel 2020 Bucci premiava Pietro Salini con la cittadinanza onoraria, lo celebrava come "ambasciatore del cambiamento". Oggi gli stessi protagonisti di allora litigano sulle cifre e sulle responsabilità, mentre le promesse di trasparenza e velocità crollano sotto il peso delle solite contraddizioni - scrive D'Angelo -. È imbarazzante che l'opera più grande del PNRR sia gestita così. La diga andava fatta per Genova, per le ricadute urbanistiche, sociali e occupazionali. Invece vediamo solo foto e tagli di nastri. Questa situazione fuori controllo è ormai inaccettabile. Chiediamo garanzie per i lavoratori e la rimozione di Bucci dall'incarico di Commissario straordinario per l'opera".
Replica Giovanni Boitano: "Il Pd ligure vive in un universo parallelo. Il segretario genovese e consigliere regionale Simone D'Angelo ora vorrebbe anche rimuovere Marco Bucci dal ruolo di commissario straordinario alla ricostruzione di Genova. Un ruolo che gli è stato conferito dal governo gialloverde di Giuseppe Conte con Danilo Toninelli ministro dei trasporti, e confermato dall'esecutivo giallorosso con la dem Paola De Micheli allo stesso dicastero. La sinistra, il campo larghissimo alla guida del Paese, ha chiesto a Marco Bucci di seguire personalmente la realizzazione della Genova del futuro, di guidare la struttura commissariale, non certo per sintonia politica, ma perché l'allora sindaco di Genova ha stupito il mondo con la realizzazione del Ponte San Giorgio dopo il crollo del Morandi. Se c'è una persona in grado di fare le cose al meglio e nel più breve tempo possibile, compresa la nuova Diga, questo è Marco Bucci, e anche la sinistra meno emotivamente accecata dal furore ideologico lo ha colto. Anche da Roma hanno visto come è cambiata Genova, come i grandi progetti che la sinistra ha tenuto per lustri nel cassetto, sono diventati realtà grazie a Bucci”.
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