Emergenza Covid 19, Toti: "Arriveremo a 2000 posti letto di media intensità"
di Redazione
Lo annuncia su Facebook il presidente Toti: "Qualche misura in più andrà presa. Chiediamo assunzioni più veloci per il personale sanitario"
Nel pomeriggio di sabato 24 ottobre, ad un orario ancora da definire, ci sarà un nuovo vertice tra governo e presidenti di Regione per discutere delle prossime misure da prendere per contenere il contagio da Covid 19 in Italia. Lo annuncia su Facebook il presidente della Liguria Giovanni Toti: "Mi confermano ora dalla Conferenza delle Regioni che oggi pomeriggio ci sarà un confronto con il Governo a un orario ancora da stabilire. Noi ovviamente ci saremo".
Toti racconta di aver parlato in mattinata con il ministro degli Affari regionali Boccia, il presidente conferenza regioni Bonaccini e altri presidenti di Regione, e che nelle prossime ore con mota probabilità si parlerà delle prossime misure di contenimento da applicare.
"Nelle prossime ore credo torneremo a riunirci anche con il governo, qualche misura in più andrà presa. Noi ne abbiamo chieste molte sul piano sanitario, abbiamo chiesto facilità di assunzione, perché chi si sta sforzando oggi deve poter sapere che avrà un lavoro anche domani nei nostri ospedali. Abbiamo chiesto di semplificare le procedure di tracciamento, di poter usare professionalità anche diverse per ricoprire ruoli dove troviamo poche persone da assumere", dichiara il presidente.
Toti parla anche della situazione degli ospedali genovesi, fortemente sotto pressione per l'accesso di pazienti nei pronto soccorso: "A Genova sono in forte pressione l'ospedale Villa Scassi, il Galliera e l'hub del San Martino. Non vuol dire che non ci siano posti letto, ci sono moltissime terapie intensive libere, abbiamo solamente una trentina di posti letto con pazienti molto gravi".
Il piano è di arrivare a 2000 posti letto negli ospedali liguri per potere accogliere le persone che hanno bisogno di cure ma che non sono in gravi condizioni.
Il presidente ribadisce l'invito a chi ha pochi sintomi di non andare in ospedale: "Abbiamo il collo di bottiglia dei pronto soccorso dove arrivano persone con febbre, e che molte non hanno neppure il covid ma che per paura si presentano ai pronto soccorso. Creano un collo di bottiglia e assembramenti che non fanno bene a nessuno. Prima di andare in pronto soccorso, tutti coloro che possono chiamino il proprio medico di famiglia. Lo troveranno e con lui si confronteranno prima di andare al pronto soccorso".
Il presidente della Liguria sottolinea che è stato "chiesto ai medici di tenere oggi i telefoni accesi per consigliare i pazienti, per le prime diagnosi, per capire se c'è bisogno di andare al pronto soccorso".
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