Fincantieri, intesa con i sindacati: ecco il decalogo per lo smart working
di Marco Innocenti
L'esperienza maturata nella fase di emergenza Covid diventa strutturale
Maggiore conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro e riduzione dell’impatto ambientale sui territori. Sono questi i due obiettivi che Fincantieri e sindacati si pongono come base per l'accordo appena raggiunto sullo smart working. Dopo l'esperienza maturata durante l'emergenza coronavirus, infatti, azienda e lavoratori hanno infatti scelto di sedersi intorno a un tavolo e mettere nero su bianco regole condivise per l'accesso allo smart working.
L'accordo sottoscritto prevede che ogni lavoratore potrà ricorrere ad una giornata di smart working a settimana, con la possibilità di aggiungerne un'altra in casi particolari come esigenze di salute, figli fino a 11 anni (età che sale a 14 in presenza di più di due figli) o distanza dalla sede sopra i 40 chilometri. Ulteriori giornate di lavoro agile saranno poi previste nei periodi precedenti al parto e fino al compimento del primo anno del figlio. Divieto di effettuare ore di straordinario e diritto alla disconnessione fuori dall'orario di lavoro sono poi altri punti chiave dell'accordo che dà così accesso allo smart working a 1950 lavoratori e lavoratrici di Fincantieri.
"Dopo la fase emergenziale che ha visto un uso dello smart working consentito senza regole e senza l'accordo individuale sulla base dei DPCM emanati dal Governo - spiegano Fim, Fiom e Uilm in una nota condivisa - con questo accordo si raggiunge un importante risultato, rendendo strutturale questa modalità lavorativa e allargando sensibilmente la platea dei lavoratori coinvolti rispetto a quanto inizialmente illustrato e previsto dall’azienda in occasione degli incontri di gennaio pre Covid. Con l’intesa raggiunta si assicurano regole e diritti ai lavoratori in Smart Working".
“E’ un’intesa molto positiva - commenta Alessandro Vella, segretario generale Fim Cisl Liguria - perché concilia tempi di vita e lavoro e dimostra un ulteriore rilancio verso l’innovazione da parte dell’azienda. Soddisfazione anche da parte di Robertino Macchiavello, Rsu Fim Cisl della sede di Fincantieri DMM Genova, presente alla trattativa come componente dell’esecutivo nazionale: “E’ stato importante aver inserito una percentuale molto alta di lavoratori, anche tramite investimenti per la dotazione informatica. Il coinvolgimento delle RSU tramite le commissioni di sito, permette inoltre un monitoraggio ed un percorso di partecipazione continuo”.
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