Genova, alberghi occupati tra il 75 e l'80% nel fine settimana di Capodanno
di Filippo Serio
Il presidente della regione, Toti: "Prosegue il percorso di destagionalizzazione del turismo ligure"
Nel fine settimana di Capodanno l’occupazione delle camere d’albergo a Genova, secondo i dati di Confindustria turismo, si è attestata attorno al 75%, mentre per la notte del 31 dicembre la percentuale di occupazione è salita sopra l’80%, con qualche struttura che ha registrato il tutto esaurito.
“Anche il mese di dicembre è ormai un periodo importante dal punto di vista turistico per la nostra regione – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Prosegue il percorso di destagionalizzazione di quella che rimane una delle industrie più importanti per l’economia ligure e per l’occupazione, un settore capace sempre di più di generare lavoro e ricchezza 12 mesi l’anno. Per questo proseguiamo, come abbiamo fatto fin dall’inizio del nostro mandato, a lavorare per promuovere la Liguria, le sue destinazioni e le sue eccellenze, convinti che questa terra sia la meta ideale per ogni tipo di turista in ogni stagione dell’anno grazie una mix unico di mare, cultura, tradizioni enogastronomiche, proposte, eventi e possibilità legate all’outdoor. Ovviamente – aggiunge Toti – Genova registra numeri come questo anche grazie ai grandi eventi programmati proprio negli ultimi giorni dell’anno: i concerti in programma al Porto Antico e in piazza De Ferrari hanno portato migliaia di persone in piazza, circa 40mila solo nella serata di San Silvestro per salutare il nuovo anno con "Capodanno in Musica", condotto da Federica Panicucci e visto in diretta su Canale 5 da oltre 2 milioni e 600mila spettatori”.
“Il turismo in Liguria è di straordinariamente importante dal punto di vista economico e occupazionale, capace di dare lavoro a moltissime persone da Ponente a Levante – spiega l’assessore al Turismo e Grandi eventi Augusto Sartori – Da parte nostra, Regione Liguria non solo sostiene il settore tramite la promozione e la valorizzazione del territorio, ma lo fa anche tramite una misura unica come il Patto per il lavoro nel turismo: nei giorni scorsi è stato infatti sottoscritto l’accordo che dà il via alla settima edizione del Patto, con circa 5 milioni di euro di risorse disponibili e la possibilità, come gli anni passati, di aggiunte di risorse per soddisfare tutte le domande. Nel 2023 – conclude Sartori – l’ultima edizione del Patto ha visto la presentazione di domande per 2539 contratti, di cui 290 a tempo indeterminato, da parte di 658 aziende: l’obiettivo di questa iniziativa è duplice, perché dà modo alle aziende di tenere sotto controllo il costo del lavoro e allo stesso tempo garantisce a chi lavora nel settore turistico un’occupazione sempre più lunga e stabile”.
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