Genova, auto pirata su ragazzi: denunciata passeggera a bordo della vettura
di Redazione
Si è presentata in questura ammettendo che era sulla macchina fuggita: deve rispondere di omissione di soccorso
C'è una seconda persona indagata per l'incidente dell'auto pirata finita contro i ragazzi di piazzetta Pedegoli a Quezzi: si tratta di una delle passeggere a bordo della Bmw del conducente.
La giovane, ventuno anni, il giorno dopo l'incidente aveva chiamato la questura e aveva ammesso di essere a bordo della vettura fuggita dopo l'incidente: inevitabile anche pe lei, come per il conducente arrestato, è scattata la denuncia per omissione di soccorso. La ragazza abita nella zona dell'incidente, in via Poligono di Quezzi.
L'autista della Bmw, Luca B., 23 anni, quando è stato rintracciato dagli agenti delle volanti della polizia, è stato arrestato con l'accusa di lesioni personali gravissime e omissione di soccorso. La sua auto era piombato addosso a un gruppo di ragazzi e ragazze che chiacchieravano in piazzetta Pedegoli. Nello schianto la macchina ha travolto e sbattuto uno scooter contro i ragazzi, ciclomotore che poi aveva preso fuoco.
Secondo quanto accertato dalla polizia e dalla municipale, il giovane dopo l'incidente era sceso dal suo Suv Bmw e invece di aiutare le persone ferite aveva staccato la parte anteriore del veicolo, rimasta incastrata, ed era scappato.
La polizia è riuscita a trovarlo grazie alla targa della sua auto caduta sul posto dell'incidente e le celle telefoniche agganciate del cellulare.
Gli agenti della polizia locale hanno trovato la sua auto posteggiata sotto casa, in via Tortona, a Marassi, poi i poliziotti delle volanti lo hanno individuato nella stessa zona.
Nella Bmw c'erano anche altri due passeggeri, due ragazzi, che come la ventunenne ora rischiano una denuncia per omissione di soccorso e, se non collaborano con gli inquirenti, anche l'accusa di favoreggiamento. Uno è stato identificato, l'altro potrebbe esserlo nelle prossime ore.
Sono intanto migliorate le condizioni delle due ragazze, le ferite più gravi nell'incidente. Una delle due, incinta al settimo mese, è ricoverata in prognosi riservata al reparto di ginecologia dell'ospedale San Martino, ma il bimbo e la ragazza, che ha anche diverse ustioni di terzo grado, non sono in pericolo di vita. La seconda giovane è stata sottoposta a un lungo intervento chirurgico col quale è stata ricomposta la frattura del perone. Esclusa l'amputazione dell'arto come ventilato subito dopo l'incidente, la prognosi è di 30 giorni.
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