Genova, dal 6 all’8 ottobre l’ottava edizione del Festival dell’Arte Irregolare e Outsider

di Redazione

Il responsabile dei laboratori artistici Penco: “Le opere esposte sono forme autentiche d’arte, fatte da persone che dipingono perché non possono farne a meno”

Farà tappa a Genova, dal 6 all’8 ottobre, il Festival dell’Outsider Art o dell’Arte Irregolare con eventi, mostre, spettacoli e laboratori creativi, che si svolgeranno negli spazi dell’Ex ospedale Psichiatrico di Genova Quarto, San Marcellino e Porto Antico. Il filo conduttore della mostra sarà il mare in tutte le sue sfaccettature e peculiarità e come questo “mondo” si leghi al lavoro di artisti che hanno sentito la necessità di rappresentarlo.

“Genova- spiega Lorenzo Penco, il responsabile dei laboratori artistici e dello SMACC di San Marcellino - ospita l’ottavo festival dell’Arte Irregolare/Outsider. Quello che si potrà vedere nelle diverse mostre che compongono il festival è semplicemente arte, anzi forse è l’unica arte contemporanea autentica perché fatta da autori che non dipingono per vendere, per affermarsi, per avere successo, ma è fatta da persone che dipingono per la semplice ragione che non possono farne a meno”.

Il Festival giunge a Genova in occasione dell’ottava edizione, in un cammino per nulla scontato e facile. Nato nel 2016, si è sviluppato negli anni grazie al lavoro di un’ampia rete che collega tra loro le maggiori realtà italiane che si occupano di disabili, Arte Outsider e Arte Irregolare. Dopo i primi tre anni, nei quali il Festival è stato ospitato presso la Libera Università di Alcatraz di Gubbio, nel 2019 il progetto è diventato itinerante. La prima città ad ospitarlo è stata Verona, successivamente Bologna, Torino, Piacenza e, quest’anno, Genova.

Diversi sono gli eventi che compongono il Festival dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare. Visitando la mostra curatoriale, presso il Centro Culturale San Marcellino, si potranno scoprire artisti che lavorano fuori dalla cultura artistica ufficiale. Una produzione espressiva indipendente, dove lo spirito creatore si manifesta spontaneamente, ignorando correnti artistiche e tecniche, che inventa da sé le proprie regole e il proprio vocabolario per poter rappresentare una necessità interiore. L’ex ospedale psichiatrico di Genova Quarto ospiterà le altre proposte culturali in programma. Lo Spazio 21 sarà dedicato agli atelier collettivi d’artisti attivi nel territorio nazionale: un’occasione per mettere in connessione competenze ed esperienze, dare forza ai progetti già attivi sui vari territori e avviarne nuovi. Il convegno ‘Per l’alto mare aperto’ di sabato 7 ottobre, infine, sarà un'importante opportunità di informazione e riflessione sui temi dell’Art Brut, Outsider Art e dell’Arte Irregolare.

«Quest’anno il testimone è passato a Genova e quindi all’IMFI e San Marcellino - sottolinea Massimo Casiccia, il presidente IMFI e tra gli organizzatori del festival,- questo progetto è un nuovo stimolo per aprire gli affascinanti spazi dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto alla cultura e al pubblico. Utilizzo che vede rafforzare la collaborazione del Coordinamento Quarto Pianeta con le istituzioni, in particolare ASL3 di Genova e con tutte le persone che ormai da dodici anni ci sostengono in questo difficile cammino in ambito socio-sanitario e culturale».