Genova, il sindacato Ugl fa tappa al Parco del Ponte Radura della Memoria
di Anna Li Vigni
“Il lavoro cambia anche noi”, tour itinerante dell’Unione Generale del Lavoro
Sotto il Ponte San Giorgio, nel Parco Radura della Memoria, un incontro tra lavoratori di ieri e di oggi. Un luogo simbolo di una tragedia e di un orgoglio per la città di Genova. Si sono fermati qui con il loro "pullman ufficio" dirigenti e iscritti dell’Ugl, Unione Generale del Lavoro, sindacato che esiste da 70 anni.
Anche a Genova dunque una fermata del tour itinerante Ugl 'Il lavoro cambia anche noi' con Paolo Capone, segretario generale Ugl, Francesco Zolezzi (Ugl Liguria) e Stelvio Musicò (Ugl Genova).
"Il Ponte ha rappresentato la capacità di costruire passando anche in deroga ad alcune farraginosità burocratiche" ha commentao Paolo Capone, segretario nazionale dell'UGL.
Con il motto “Il lavoro cambia anche noi!”, in occasione della Festa del Lavoro il tour nazionale dell’Ugl, e iniziato il 9 aprile e si concluderà il giorno della festa del Lavoro il primo maggio: 30 tappe da Nord a Sud Italia.
È con questa filosofia che il sindacato ha deciso di rivendicare la centralità del lavoro andando a incontrare, a bordo di un autobus, i lavoratori nelle piazze, nelle fabbriche e nelle realtà produttive di tutto il Paese. L’obiettivo del sindacato è quello di raggiungere nei singoli territori i propri iscritti, i dirigenti, tutti i lavoratori che, in questa fase così delicata della pandemia da Covid-19, non possono recarsi fisicamente a Roma per festeggiare la festa del lavoro.
Dopo Roma e Napoli, Il viaggio, lungo le province italiane ha toccato Messina, Reggio Calabria, Matera, Brindisi, Bari, Campobasso, San Salvo, Pescara, L’Aquila, Frosinone, Fiumicino, Cagliari, Rieti, Terni, Firenze, Arezzo, Civitanova Marche, Ancona, Bologna, Venezia, Trieste, Monfalcone, Verona, Trento, Riva del Garda, Genova, Aosta, Torino e Milano. Il tour dell’Ugl si concluderà sabato a Milano, in occasione della Festa del Lavoro.
“Con questo tour dell’Ugl stiamo andando fisicamente dai lavoratori nelle province italiane più lontane e nelle diverse realtà produttive del Paese. Così abbiamo deciso di trascorrere un Primo Maggio ‘differente’, all’insegna dell’incontro nelle piazze con i lavoratori, con l’obiettivo di dar voce alle loro preoccupazioni, raccogliendo le istanze e le esigenze provenienti dalle varie Regioni italiane”, dichiara Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl.
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