Genova, rissa fra tifosi di Genoa e Sampdoria nella notte: polizia sequestra spranghe e altre armi
di Redazione
Probabilmente scaturita da un litigio
Episodi di violenza nella notte a Genova, ieri in via dei Ciclamini: verso le 2, nel quartiere di Quarto, alcuni tifosi di Genoa e Sampdoria hanno dato vita a una rissa, probabilmente scaturita da un litigio fra due ultrà.
Sul posto è intervenuta la polizia di stato che inviato diverse volanti, che hanno individuato due gruppi di giovani, presumibilmente appartenenti alle tifoserie delle due squadre, molti dei quali indossavano caschi ed erano armati di spranghe, che dopo i tafferugli sono state sequestrate, insieme a cinture e bastoni
L’immediato intervento delle Volanti dell’U.P.G.S.P. e del Commissariato Cornigliano, in via delle Eriche, ha fatto sì che i giovani si disperdessero, lasciando a terra degli oggetti contundenti.
Gli agenti hanno intercettato un motocilista che, vistosi incalzato dalla Volante, ha messo in atto una guida pericolosa per sé e per gli altri, commettendo numerose infrazioni al Codice della Strada, finché non è stato infine fermato in via Cimarosa. Il motociclista, un 18enne già destinatario di DASPO emesso dal Questore di Monza-Brianza, riconducibile alla tifoseria organizzata genoana, è stato condotto in Questura e denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale.
La Polizia Stradale, giunta sul posto in ausilio, ha provveduto a sanzionarlo oltreché per eccesso di velocità, per inottemperanza all’obbligo di tenere allacciato il casco protettivo e all’obbligo di fermarsi all’invito degli agenti , mancata precedenza e cambio pericoloso di direzione o di corsia . Il suo veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo per 60 giorni.
Nel frattempo, altre volanti, unitamente alla D.I.G.O.S., hanno intercettato un gruppo di giovani in strada, che alla vista delle volanti ha tentato invano di dileguarsi, poi identificati in tifosi appartenenti alla tifoseria organizzata sampdoriana, la più parte poco più che ventenni. Di questi, due soggetti destinatari di DASPO emessi dal Questore di Genova.
Attive indagini in corso per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e l’attribuzione delle singole responsabilità, anche mediante acquisizione delle immagini del sistema di videosorveglianza.
Si fa salva la presunzione di innocenza.
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