Genova, strage centrale Enel, l'azienda di Mele dove lavoravano tre delle vittime sceglie il silenzio
di Redazione
"Non c'è nulla da dire" è il commento della Engineering Automations, società specializzata in sistemi smart ad alta efficienza

"Non c'è nulla da dire". È la risposta della Engineering Automations, società specializzata in sistemi smart ad alta efficienza, per cui lavoravano tre delle persone morte nella strage di Suviana. L'azienda ha la sede legale in un ex cartiera di Mele (Genova), paese nell'entroterra di Genova dove è possibile usufruire di alcuni incentivi europei per le zone depresse.
"Il motivo per cui le aziende scelgono di venire qui - spiega il sindaco Mirko Ferrando - è anche per la vicinanza al porto. Il titolare non era di qui, anche gli altri operai, e non li conoscevamo". Da quanto emerso, l'azienda era stata creata da Mario Pisani, 74 anni, residente in Puglia, morto nell'incidente, e con lui lavoravano tra gli altri Pavel Tanase, che viveva in Piemonte, e Vincenzo Franchina, messinese e pendolare tra la Sicilia e Genova, anche loro morti nello scoppio a Suviana.
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