Genova, sversamento a Quinto: revocato l'ultimo divieto di balneazione. La Procura chiede consulenza su depuratore a un esperto

di Filippo Serio

Andrà chiarito che tipo di sostanza ha mandato in tilt il sistema, il 27 e 29 luglio

La Procura di Genova ha richiesto la consulenza di un esperto per capire che tipo di sostanza ha mandato in tilt il depuratore di Quinto lo scorso 27 e 29 luglio, creando uno sversamento in mare di diversi liquami a 200 metri dalle coste genovesi.

Per l'incarico speciale è stato scelto un esperto professore universitario dell'Ateneo di Napoli, che dovrà individuare la sostanza che ha causato il blocco del depuratore: andrà capito anche come e perchè l'impianto si sia rotto e se sarebbe stato possibile evitare in qualche modo lo stallo.

La procura vuole anche capire se le manutenzioni fatte il 27 luglio siano state adeguate e idonee visto che due giorni dopo il depuratore si è fermato di nuovo. In più il 29 luglio non si sarebbe attivato un bypass facendo sversare i liquami sotto costa. Rimangono da chiarire anche la tempestività delle comunicazioni da parte del gestore dell'impianto e del Comune sullo sversamento.

Proprio dal Comune di Genova nel frattempo, a seguito dell'esito favorevole dei rilievi di Arpal, è arrivata la revoca del divieto temporaneo di balneazione nella spiaggia Divisione Acqui a Quinto, dove giovedì scorso era stata avvistata l'enorme chiazza di liquami. Si trattava dell'ultimo tratto di costa genovese dove vigeva il divieto di balneazione temporaneo, che era già stato revocato nelle spiagge di capo San Rocco, via Quarto, depuratore Quinto, via Gianelli e via Flecchia.