Genova, Torre Piloti: il comandante della nave sconterà la pena da volontario

di Redazione

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Ora lavora per la comunità Sant'Egidio e ha ottenuto la detenzione definitiva domiciliare

Genova, Torre Piloti: il comandante della nave sconterà la pena da volontario

11 fa avveniva il terribile incidente della Torre Piloti a Genova, lo scontro con la nave, il crollo e poi la strage. Due i processi che si sono sviluppati in parallelo per attribuire le responsabilità. All'epoca il comandante della nave portacontainer che scontrò la torre era Roberto Paoloni, il più alto in grado dunque oggi sta scontando la sua pena da volontario per Sant'Egidio, come si legge sul Secolo XIX. Condannato al carcere, ha ottenuto la detenzione definitiva domiciliare a differenza invece dell'ex primo ufficiale Lorenzo Repetto rimasto in cella.  

A subire una grave condanna anche il terzo componente dell'equipaggio in Cassazione, era responsabile della sala macchina Franco Giammoro, ha preso quattro anni che ha scontato con i servizi sociali.

Il verdetto sulla strage è stato pronunciato alla fine dello scorso anno, dopo un iter processuale complesso. IL17 maggio 2017 il tribunale di Genova aveva condannato Paoloni, Repetto e Giammoro e in primo grado anche il pilota del porto Antonio Anfossi. E aveva scagionato invece Giampaolo Olmetti, comandante d'armamento della flotta Messina, oltre al terzo ufficiale di coperta Cristina Vaccaro.

Secondo gli inquirenti, la Jolly finì contro il Molo Giano perché le macchine non si riavviarono in avanti e lo scafo rimase in abbrivio all'indietro durante la manovra, alla deriva e incontrollabile.

Durante l'inchiesta e il dibattimento è emerso che avarie simili si erano già verificate ed erano state nascoste, e soprattutto che nel corso della manovra suonò invano un allarme a bordo, poi disattivato: l'autore di quel gesto, in base alle risultanze processuali, fu proprio Lorenzo Repetto.