Gestione rifiuti, con il porta a porta cresce in Italia la raccolta differenziata
di Simone Galdi
Incontro con Andrea Stagnaro, direttore generale di Docks Lanterna: "I nostri automezzi abbattono la CO2"
Ospite a Telenord di "Energia & Ecosostenibilità", il direttore generale di Docks Lanterna, Andrea Stagnaro, ha raccontato le principali attività dell'azienda che rappresenta e le sfide più complesse per il futuro della gestione rifiuti in Italia.
Il sistema vincente - "Con l'avvento del porta a porta - spiega Stagnaro - le percentuali di raccolta differenziata sono molto aumentate, anche perché se si "obbliga" il cittadino a separare i materiali alla fonte, questi materiali arrivano già all'impianto separati e quindi poi vengono inviati nelle corrette filiere. Per quanto riguarda il loro smaltimento, questo è il primo aspetto molto importante. La raccolta porta a porta ha dato un grosso impulso anche al recupero e al riutilizzo dei materiali".
Mezzi ecocompatibili - "Svolgendo un'attività prevalentemente di raccolta di rifiuti e quindi avendo come strumento di lavoro i nostri automezzi, cerchiamo di dare anche il contributo a livello di emissioni: sappiamo che grossa parte della CO2 viene prodotta dalle autovetture, dai mezzi pesanti che circolano su strada. L'anno scorso e quest'anno abbiamo rinnovato il nostro parco automezzi, con nuovi di ultima generazione, alimentati non più col gasolio ma con un carburante alternativo, l'HVO. Questo consente di abbattere le emissioni di CO2 del 90% ed è un carburante che viene prodotto non con fonti fossili, ma con olio vegetale e altri scarti: un biocarburante che consente di dare un grosso contributo per l'inquinamento ambientale e che consente anche di abbattere i consumi del dell'automezzo".
Circolo virtuoso - "Gestiamo un centro di raccolta e trattamento rifiuti nel Comune di Santa Margherita Ligure e abbiamo installato i pannelli fotovoltaici sul tetto, in modo tale che parte dell'energia del capannone venga prodotta attraverso la fonte solare. Abbiamo acquistato anche dei macchinari che lavorano a batteria. Si è così instaurato un ciclo virtuoso, perché l'energia che viene prodotta sul tetto dai pannelli fotovoltaici viene poi stoccata e va ad alimentare il mezzo che poi esegue il lavoro all'interno del capannone. In questo modo si può lavorare ad emissioni zero e si permette ai nostri operatori di avere condizioni decisamente, migliori perché il mezzo vecchio mezzo a gasolio produceva fumi ed emissioni, mentre ora c'è un impatto minore sull'ambiente e sulle persone" conclude Stagnaro.
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