Impegno sociale e advocacy Uisp: lealtà, gratitudine, rispetto!
di Redazione
La lettera aperta di Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, inviata a tutto il movimento associativo del Paese
"Impegno sociale e advocacy Uisp: lealtà, gratitudine, rispetto!": è questo il titolo della lettera aperta diffusa a tutto il movimento associativo da Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp. Ecco il testo integrale:
Se c’è un insegnamento che dobbiamo trarre da questa terribile emergenza va ricercato nei valori di lealtà, gratitudine e rispetto. Nei confronti dei cittadini, delle persone per ciò che stiamo vivendo, per lo spossamento di medici, infermieri, operatori, lavoratori ospedalieri e dei presidi sociosanitari, dei volontari, nonché verso le famiglie per la perdita dei propri cari.
E se ci aggiungiamo lo spaesamento e la preoccupazione per l’incertezza e la ricaduta sociale che ormai tocca l’immediato futuro, verrebbe da richiedere a tanti una sana consegna del silenzio.Soprattutto a coloro che surrettiziamente predispongono modulistiche per blandire collaboratori sportivi destinatari dell’indennità prevista nel decreto Cura Italia. A coloro che comprano pagine di giornale per fare propaganda e vendere fumo, ai tanti che nel mondo della promozione sportiva continuano a sparare cifre di tesserati che non hanno alcun fondamento. A quelli che fanno la corsa nel dire di essere stati i primi ad ottenere riconoscimenti normativi.
A costoro, oggi più che mai diciamo: non siamo interessati!
Il nostro civismo lo sentiamo innanzitutto come cittadine e cittadini prima che come dirigenti sportivi, la correttezza del rapporto con le istituzioni, le reti sociali, le nostre associazioni e società sportive, con i singoli soci per noi rappresentano un tratto distintivo, un’etica che ci accompagna da sempre. Ancora di più perché intercettiamo risorse pubbliche.
Quanti di questi signori si beano dei propri interventi sul valore educativo dello sport. Ma di cosa parlano?
Il paese non ne può più della retorica, delle recite subdole, dei bizantinismi, dei tatticismi, delle falsità. No, questo è esattamente il momento della verità, della coerenza, appunto della lealtà. Siamo chiamati tutti ad uno sforzo verso un’ecologia della comunicazione che è alla base di un sano e virtuoso rapporto di reciprocità, di coesione e solidarietà.
Come corpo intermedio, associazione di promozione sociale, ente di promozione sportiva, la Uisp non ha alcuna intenzione di abdicare alla propria funzione pedagogica, che è allo stesso tempo responsabilità verso i propri soci e verso il paese. Altrimenti a cosa servirebbe il fattore reputazionale di cui parla la riforma del terzo settore?
E ci si risparmi soprattutto la lezione sulla trasparenza.
Qualcuno prima di parlare si informi bene, approfondisca, legga, faccia ricerche. Troverebbe, ad esempio, che il 19 marzo 2015, nella sala stampa della Camera dei Deputati, la Uisp ha lanciato una campagna e una battaglia sulla trasparenza che ancora oggi combattiamo. Abbiano altri il coraggio che abbiamo mostrato noi!
Non accettiamo pertanto, da parte di nessuno, che si possa arrecare offesa ai nostri dirigenti, per aver segnalato comportamenti imprecisi e fuorvianti presenti in rete. Abbiamo così conferito mandato agli avvocati Gianluca d’Aloja e Maria Cristina Calamani dello studio Clavis di Roma di presentare querela per diffamazione a mezzo stampa nei confronti del signor Giovanni Dalerba per le dichiarazioni, altamente lesive dell’onorabilità della Uisp e del suo vicepresidente nazionale Tiziano Pesce, contenute nel post pubblicato sul suo profilo facebook il 22 marzo 2020.
Coerentemente con quanto detto e facendo seguito alle precedenti comunicazioni, confermiamo di essere in costante contatto con Sport e Salute e che, al momento, l’unico riferimento certo rimane l’art. 96 del decreto Cura Italia. Sport e Salute sta attendendo il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che, di concerto con il Ministro dello Sport, fisserà sia le modalità di presentazione delle domande, compresi i documenti ritenuti necessari, sia le modalità di gestione delle risorse e le modalità di monitoraggio e controllo. Nella prospettiva della maggiore chiarezza della procedura, abbiamo trasferito e condiviso con Sport e Salute una prima casistica che ci siamo permessi di sottoporre e restiamo in fiduciosa attesa delle indicazioni da parte delle Autorità preposte.
A tale proposito invitiamo tutti a tenere come riferimento le sole notizie, circolari e approfondimenti disponibili sulla piattaforma “Servizi per le Associazioni e le Società Sportive” dell’’Area Riservata web Uisp 2.0 e gli interventi pubblicati sul sito dell’Uisp Nazionale, e a non seguire altre fonti, né social né altro.
Nei prossimi giorni incontreremo Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili, e Francesca Puglisi, Sottosegretaria al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con deleghe al Terzo Settore; nel frattempo stiamo già predisponendo le ulteriori misure da sottoporre al governo per il prossimo provvedimento di aprile, con la serietà e lo stile che ci sono propri.
Noi non partecipiamo a fantomatiche gare per chi arriva primo, non ci stiamo agli egoismi di sorta.
Alla fine della corsa vogliamo essere considerati da tutti come dirigenti che hanno svolto al meglio e correttamente il proprio impegno sociale e la propria azione di advocacy. Il cronometro lo lasciamo volentieri agli altri.
La Uisp non lascia indietro nessuno.
Siamo quelli dello sport per tutte e tutti, è scritto nella nostra denominazione sociale!
Nella foto, Vincenzo Manco e Tiziano Pesce
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