Imperia: "Goccia a goccia", progetto italo-francese per il risparmio idrico
di Redazione
Circa 2 milioni di euro per iniziative sulle Alpi Marittime nelle province dell'estremo ponente ligure e di Cuneo
Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’Acqua, istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’accesso all’acqua potabile, i soci del progetto transfrontaliero italofrancese Alcotra "Goccia a goccia”, finanziato dall’Unione europea, uniscono le forze per ricordare la necessità di preservare e ottimizzare il consumo di questa risorsa. Il progetto si sviluppa nei territori transfrontalieri delle Alpi Marittime, del Piemonte (Provincia di Cuneo) e della Liguria (Provincia di Imperia) per una durata di tre anni (2023/2026) e per un budget complessivo di circa due milioni di euro.
L’acqua dolce rappresenta appena il 3% dell’acqua totale del nostro pianeta ed è principalmente immagazzinata sotto forma di ghiaccio nei Poli. Complessivamente, quindi, l’acqua dolce disponibile per il consumo è molto limitata. Non si tratta quindi di risorsa inesauribile, come spesso purtroppo viene percepita, ma deve essere considerata come un bene raro ed estremamente prezioso. Le problematiche legate alla gestione della risorsa idrica sono simili in Francia e in Italia. Il consumo giornaliero pro capite, che in Italia è di 152m3 annui, è troppo elevato. Anche le imprese incontrano difficoltà nell’uso di una risorsa che si sta esaurendo ulteriormente a causa del cambiamento climatico.
Al progetto lavorano: Camera dei mestieri e dell’artigianato Provenza-Alpi-Costa Azzurra (capofila), Camera di commercio e dell’Industria di Nizza Costa Azzurra, Università di Aix-Marsiglia, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Cuneo, Camera di commercio Riviere di Liguria e Politecnico di Torino.
Attraverso le attività finanziate dal progetto transfrontaliero, i soci si prefiggono come obiettivo principale quello di migliorare l’efficienza dei sistemi di produzione per ottimizzare il consumo di acqua nelle imprese operanti nella filiera agroalimentare. Il progetto si basa sull’identificazione delle filiere e dei settori economici più idrovori, sull’individuazione di tecnologie e soluzioni per ridurre l’impatto delle attività produttive sul prelievo della risorsa idrica; sull’accompagnamento delle imprese nella messa in opera di attrezzature e soluzioni efficaci che consentano di ridurre gli impatti pur garantendone la competitività economica.
Per raggiungere gli obiettivi, i partner del progetto si impegnano a realizzare: uno studio retrospettivo e prospettico sull’uso dell’acqua traguardato all’anno 2050; una mappatura della quantità di acqua utilizzata dalle imprese con riferimento a specifiche filiere agroalimentari ; la creazione di uno strumento di diagnosi dei consumi idrici che possa accompagnare le imprese ; l’identificazione di dispositivi innovativi per un uso e una gestione consapevole dell’acqua da parte delle imprese; la realizzazione di cantieri e siti pilota per testare soluzioni innovative di gestione dell’acqua; la verifica della possibilità di elaborare e applicare di uno schema di certificazione «GAG » conforme alla norma ISO/IEC.
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