La chiamata alle preferenze di Franceschi: "Regione? Difficile per uno di Vallescrivia, non impossibile"
di Gilberto Volpara
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Il sindaco di Vobbia ha misurato il riscontro per la candidatura in Regione in nome dell'entroterra
Usa tutta la cautela o correttezza partitica che la lunga militanza politica, nelle file della sinistra, gli ha insegnato in oltre 20 anni di amministrazione pubblica, Simone Franceschi, sindaco di Vobbia e vice presidente Anci.
Davanti a diverse decine di persone, tra sostenitori e sindaci di Vallescrivia, tra il verde degli impianti sportivi di Ronco, pronuncia termini quali: disponibilità, possibile candidatura, messa a disposizione, pro entroterra e territorio.
A chi ha accolto il suo invito, Franceschi fa capire d’essere pronto a una sfida proibitiva, ma fa intendere che la presenza in lista resti prerogativa a carico del segretario genovese del suo partito: il Pd.
Tuttavia dice: “La serata serve per capire la risposta della nostra gente. Chi va alla ricerca di preferenze in un territorio di profondo entroterra come il nostro è certamente sfavorito rispetto ai colleghi della città. Nulla, però, è impossibile per una battaglia legata ai servizi primari quali infrastrutture, trasporti, isolamento paesano e sanità. Se decideremo di affrontare questa avventura, disponibile a metterci la faccia, ma il percorso dovrà essere comune”.
Tra gli interventi della platea c'è chi richiama il modello Nino Oliveri quando un decennio fa si candidò non solo come candidato di Vallestura, ma dell'intero entroterra del genovesato: "Per capovolgere la prospettiva con i nostri paesi che diventino prioritari non un corrolario".
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