Le parole di un ristoratore contro il Green pass: "Il mio locale accoglie chiunque"
di Marco Garibaldi
"Quello che mi è dispiaciuto è che la mia categoria non abbia ricevuto un richiamo con l’imposizione di vaccino per noi ristoratori"
Un ristoratore del Tigullio esprime tutta la sua frustrazione per una misura che ritiene ingiusta. Ma, prima di tutto precisa:
"Non sono un NoVax questo ci tengo a sottolinearlo, ma del resto neanche un ProVax. Il mio parare sul “vaccino” è molto semplice: si sta applicando della sperimentazione sulla nostra pelle a discapito della salute di molte persone!".
Sull'applicazione dell'obbligo del Green pass all'interno dei locali la sua posizione è questa:
"Il Green pass la trovo una soluzione alquanto particolare sopratutto dopo un periodo che il mio settore è stato costretto ad affrontare, così come tanti altri settori.
Nello specifico abbiamo affrontato molte FASI che secondo me hanno danneggiato non solo il lato economico della ristorazione,bensì la percezione del virus sulle persone, creando situazione ambigue in cui in un primo momento erano imposti divieti su azione che potevi svolerete tranquillamente e ad oggi ci ritroviamo nella situazione opposta!
Il calo del lavoro in generale è stato considerevole, per fortuna lo spazio all'aperto del mio locale mi consentono di accogliere molti clienti garantendogli la tranquillità".
Probabilmente nei prossimi giorni riusciremo a dare un volto a questo ristoratore che spiega di voler accogliere tutti nel suo ristorante:
"Il mio locale accoglie chiunque, non fa discriminazione, a patto che si mantengano tutte le precauzioni dettate dai primi dpcm.
Molti ad oggi mi chiamano, nella maggior parte persone che non hanno ancora voluto fare il vaccino, circa un 60 per cento, per sapere se possono avere la possibilità di cenare.
Il rimanente 40 per cento mi chiama per prenotare informandomi che sono vaccinati. Il calo del fatturato in questo ultimo anno è stato considerevole, circa 2/3 di un incasso stagionale, le utenze e le imposte proseguono come un carroarmato e gli aiuti statali non coprono neanche 1/3 di quelle che sono le mie spese mensili!
Finché il tempo sarà bello, avrò la fortuna di accontentare sia pro che novax, ma con l arrivo delle temperature più miti la situazione inizierà a preoccuparmi molto di più!
Troppe persone hanno sacrificato la vita per trovare una soluzione a questa pandemia, troppe persone ci hanno lasciato troppo presto per questo maledetto virus, al quale mi auguro si possa trovare una soluzione il più velocemente possibile!".
Il ristoratore poi si sofferma su una questione importante: l'obbligo di vaccinazione per i clienti, un obbligo che però non c'è per chi lavora nel locale:
"Quello che mi è dispiaciuto è che la mia categoria non abbia ricevuto un richiamo con l’imposizione di vaccino per noi ristoratori e per lo staff…per assurdo…tu vaccinato puoi venire a cena da me…io ho il dovere di chiederti il greenpass, ma tu non puoi sapere se io e il mio Entourage siamo vaccinati o no".
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