Mafia, 26 arresti a Catania nel clan rivale di Orazio Pino ucciso a Chiavari
di Fabio Canessa
1 min, 6 sec
In carcere presunti appartenenti ai 'Tuppi'. Il pm: "Nessun elemento utile per l'omicidio"
I Carabinieri di Catania hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 26 presunti appartenenti al clan dei 'Tuppi', gruppo legato ai Mazzei, storica famiglia di Cosa nostra. Si tratta del clan che fu rivale di Giuseppe Pulvirenti, detto u Malpassotu, il potentissimo boss al quale era fedele Orazio Pino, l'ex collaboratore di giustizia ucciso la settimana scorsa a Chiavari.
"Nessun elemento che possa essere utile alle indagini di Genova sul delitto di Orazio Pino emerge da queste indagini". Così il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro sull'omicidio di Orazio Pino, l'ex boss poi pentito ucciso la scorsa settimana a Chiavari.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, omicidio, estorsione in concorso, furto, ricettazione, riciclaggio, porto di arma, trasferimento fraudolento di valori e corruzione. Sono stati sequestrati beni per 1,5 milioni di euro.
L'operazione, denominata '7 ore', ha fatto luce su uno degli omicidi da ricondurre alla guerra di mafia tra i 'Tuppi' e la cosca Pulvirenti negli anni '80 e '90: quello del consigliere comunale di Misterbianco, Paolo Arena, esponente di spicco della Dc, assassinato il 28 settembre del 1991.
Orazio Pino, originario di Misterbianco nel catanese, fu accusato non solo di decine di omicidi, ma anche di essere il mandante dell'esecuzione di Mario Nicotra, detto 'u Tuppu', per il controllo della mafia locale. Da questa imputazione fu però assolto.
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