Michele Galli alla guida del Teatro Carlo Felice: “Deve continuare ad essere un riferimento culturale per Genova e la Liguria"

di Anna Li Vigni

Il neo-sovrintendente nativo di Cremona: “Internazionalizzazione, coinvolgimento dei giovani e sostenibilità economica"

È stato presentato ufficialmente il nuovo sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova, Michele Galli, nominato all’unanimità dal consiglio di indirizzo. Alla conferenza stampa, tenutasi al teatro, hanno preso la parola il vicesindaco reggente di Genova Pietro Piciocchi, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e lo stesso Galli, che ha tracciato le prime linee programmatiche del suo incarico.

Michele Galli – "Sono molto felice di essere arrivato a Genova", ha esordito il nuovo sovrintendente. Ha ringraziato il ministro della Cultura, il sindaco, il presidente della Regione e tutto il consiglio di indirizzo, assicurando il massimo impegno nel portare avanti gli obiettivi indicati: internazionalizzazione, coinvolgimento dei giovani e sostenibilità economica. "Il teatro deve diventare la casa dei giovani", ha detto, annunciando progetti specifici già a partire dalla scuola primaria.

Sostegno locale – Galli ha elogiato l’impegno economico del Comune e della Regione, che garantiscono contributi significativi: "Senza l’apporto degli enti locali e dei soci privati, è difficile pensare a obiettivi ambiziosi". Ha inoltre ringraziato il suo predecessore Claudio Orazi per il lavoro svolto, annunciando l’intenzione di rafforzare la ricerca di sponsor attraverso strumenti come l’Art Bonus.

Partnership – Il nuovo sovrintendente ha indicato la volontà di stringere legami più stretti con il Conservatorio e con l’Accademia di Belle Arti, fondamentali per la formazione delle maestranze artistiche e tecniche del futuro. "Genova ha un patrimonio importante di competenze nel settore dello spettacolo dal vivo", ha sottolineato il neo-sovrintendente. 

Tournée e gestione – Galli ha ricordato che l’orchestra e il coro del Carlo Felice sono attualmente in tournée in Oman, «una prova dell’eccellenza internazionale del nostro complesso artistico». Ha poi anticipato che inizierà subito a lavorare sull’organizzazione interna: "Già da oggi pomeriggio comincerò a intervenire su aspetti migliorativi dell’organigramma".

Dialogo sindacale – Rispondendo alle domande dei giornalisti, ha annunciato un tavolo unitario con le rappresentanze sindacali al rientro della compagnia: «Sono fiducioso che lo stato di agitazione possa rientrare almeno per la prima della Carmen del 16". Quanto alla programmazione artistica, ha precisato: "Non sarà il sovrintendente a deciderla, ma il direttore artistico, in concerto con me. Io opero principalmente come manager".

Partecipazione – Infine, Galli ha assicurato massimo impegno per ampliare il pubblico e rafforzare la presenza culturale del teatro in città: "Il Carlo Felice è la casa della cultura dei genovesi". E ha concluso con un richiamo al proprio ruolo: "Essendo un avvocato, so che per ora si tratta di un’obbligazione di mezzo, non ancora di risultato".

Pietro Piciocchi – Il vicesindaco reggente ha dato il benvenuto a Galli e ai nuovi membri del consiglio di indirizzo, tra cui il maestro Fabrizio Callai, presidente del Conservatorio Paganini, e il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra, Francesco Bongarrà. "Sono molto fiducioso – ha dichiarato Piciocchi – che questa compagine, in parte rinnovata, potrà dare un grande impulso al lavoro della Fondazione". Piciocchi ha sottolineato la sintonia immediata con il nuovo sovrintendente sulla visione strategica del teatro, che deve diventare "un punto di riferimento culturale non solo per Genova e la Liguria, ma anche a livello nazionale e internazionale".

Bilancio – L’assessore al bilancio ha rivendicato il risanamento della Fondazione: "Nel 2017 eravamo in una situazione molto critica. Oggi il teatro paga a 30 giorni, un segnale importante anche verso fornitori e artisti". Tra gli obiettivi indicati, oltre alla solidità finanziaria, anche il potenziamento delle attività con le scuole, la promozione e il marketing culturale. "Siamo a metà dell’opera anche dal punto di vista organizzativo", ha aggiunto il sindaco facente funzioni.

Marco Bucci – Il presidente della Regione ha ribadito che "il consiglio di indirizzo ha fatto un ottimo lavoro. La Fondazione è in salute e può proseguire su un percorso culturale importante". Bucci ha citato il rilancio dei Balletti di Nervi e gli artisti di livello internazionale attesi quest’anno: "Il nostro obiettivo è portare il Carlo Felice tra i primi tre teatri italiani".

Chi è il nuovo sovrintendente - Michele Galli è nato a Cremona, classe 1963, è laureato in Giurisprudenza e porta con sé oltre vent’anni di esperienza ai vertici di importanti realtà lirico-sinfoniche italiane. Dal 2022 fino alla recente nomina, ha diretto la Fondazione Teatro di Pisa, occupandosi della gestione complessiva: artistica, tecnica, amministrativa ed economica dell’ente. Con la sua nomina, il Teatro Carlo Felice si prepara a una nuova fase di sviluppo, basata sull’equilibrio tra tradizione e innovazione, apertura culturale, e dialogo con la città e il pubblico.

Incarichi - Nel corso della sua carriera, Galli ha maturato oltre vent’anni di esperienza come dirigente in alcune tra le più prestigiose istituzioni musicali italiane, tra cui la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Regio di Torino e la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. A livello internazionale ha collaborato con il celebre Palau de Les Arts di Valencia.

Nuova stagione - Con questo nuovo e importante ruolo dirigenziale, Galli è chiamato a guidare una delle realtà liriche più importanti del panorama nazionale, portando la sua visione e competenza al servizio del Teatro Carlo Felice.

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