Paralizzato dopo una puntura di razza: muove le braccia e una delle gambe
di Redazione
I medici: "Le condizioni sono buone. Inizieremo subito la riabilitazione"
"Muove le braccia e ci sono segnali da uno dei due arti inferiori. E' un ragazzino con tanta voglia di lottare". Federico De Iure, responsabile della Chirurgia vertebrale dell'Ospedale Maggiore di Bologna, è stato tra i primi ad accogliere il ragazzino di 12 anni di Genova, ferito da un trigone, un pesce simile alla razza, in Costa Rica il 20 ottobre e arrivato nella notte all'ospedale cittadino. Dopo un volo di 15 ore, partito dal paese sudamericano e che ha fatto tappa in Canada, il giovane paziente, che dopo la lesione non riusciva più a muovere le gambe, insieme alla famiglia e accompagnato dalla dottoressa della Rianimazione del Maggiore Liliana Copertino è atterrato nella notte all'Aeroporto Marconi per proseguire le cure nella struttura sanitaria scelta dai genitori. Il 12enne e il fratello stavano giocando in mare quando il trigone lo ha colpito al collo con la coda.
"Un aculeo che per forma assomiglia a un ferro da calza - ha spiegato ancora De Iure - ha colpito il paziente all'altezza della sesta vertebra cervicale e l'ha trapassata. Le sue condizioni al momento sono buone, non ha la febbre e dà segni di un iniziale recupero motorio. Ora porta un collare e non sono previsti, al momento, un intervento chirurgico o una terapia farmacologica. Nei 12 mesi vedremo che tipo di recupero ha fatto. Ora è già iniziata la riabilitazione che proseguirà a Montecatone, un istituto specializzato ad Imola. Non avevamo una conoscenza diretta con la famiglia ma il Maggiore è uno dei centri in Italia che tratta il maggior numero di lesioni spinali".
"Ogni anno - ha aggiunto Carlo Coniglio, dirigente di Rianimazione, reparto dove ora è ricoverato il 12enne - trattiamo 200-250 fratture vertebrali e assistiamo 30-35 pazienti con lesioni spinali. Il caso che riguarda questo ragazzo, la lesione provocata da un trigone è più unica che rara. Rimarrà nella storia delle lesioni e verrà anche studiata". Tramite il portavoce Paolo Colombo, la famiglia del giovanissimo paziente ha ringraziato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la Farnesina per avere messo a disposizione il volo umanitario. "Dopo la convalescenza in ospedale in Costa Rica - ha concluso Copertino - il viaggio ha stancato moltissimo il ragazzo, lo abbiamo assistito in ogni momento. E' un bimbo che è cresciuto in fretta e che sta affrontando una prova intensa con molta energia e coraggio".
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