Ponte Morandi, Bucci: "La terza trave giù il 3 o 4 marzo"
di Redazione
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Il commissario: "La costruzione inizierà il 31 marzo"
"La terza trave, quella tra la pila 5 e 6 del moncone ovest di ponte Morandi, sarà calata tra il 3 e il 4 marzo". Lo ha detto durante la seduta del consiglio comunale il sindaco e commissario per la ricostruzione Marco Bucci rispondendo ad alcune domande dei consiglieri. Il sindaco ha confermato che l'abbattimento della pila 8, attraverso l'uso di esplosivo, sarà sabato 9 marzo.
I lavori in corso sul ponte Morandi a Genova stanno andando "molto bene, siamo in linea". Lo ha detto il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci a margine di un convegno di Assonime sulle infrastrutture. "Sono già venute giù due travi tampone, la settimana prossima la terza, poi ci sara' l'abbattimento delle pile. Prevediamo di partire il 31 marzo con i lavori di costruzione", ha aggiunto Bucci, precisando che nel mese di marzo "dobbiamo lavorare per la Via e l'approvazione del Consiglio superiore dei lavori pubblici".
Trasparenza e comunicazione di tutto ciò che riguarda demolizione e ricostruzione del ponte Morandi sono stati al centro del dibattito in consiglio comunale con richieste di chiarimento rivolte al sindaco Marco Bucci da parte dell'opposizione. Il sindaco ha risposto ad alcune delle critiche sollevate facendo riferimento al caso dell'esposto presentato dal comitato Liberi cittadini di Certosa in merito al rischio amianto e alla richiesta di sospensiva dall'uso di esplosivo nella demolizione. "La città è coesa e lo sta dimostrando, abbiamo tutti lo stesso obbiettivo - ha detto Bucci, rispondendo a Gianni Crivello (Lista Crivello) - poi ci sono comitati che hanno preferito muoversi con un esposto invece di venire a parlare con noi, e ci sono esponenti della minoranza in Consiglio che li supportano, ecco io consiglio di dissociarsi da chi non si impegna nel comune obiettivo di avere presto un nuovo ponte, poi ognuno è libero di fare le proprie scelte".
Bucci, replicando ad alcune critiche, ha ricordato l'esistenza del sito web della struttura commissariale, "dove si trova tutto - sottolinea - tranne alcuni disegni per motivi di proprietà intellettuale dei progetti". Non sono però arrivate risposte dirette ad alcuni punti sollevati da M5S e Chiamami Genova. I pentastellati hanno chiesto come mai, nonostante, una mozione votata dal consiglio all'unanimità affinché si convocasse due volte al mese un tavolo di confrontoßcongiunto con i Municipi di Centro Ovest e Valpolcevera, ciò non sia mai avvenuto (per questo il gruppo scriverà al prefetto). Senza una risposta diretta, ma solo un rimando all'esistenza dei due osservatori pubblici su Ambiente e salute e sulle Attività di cantiere, anche la domanda di Paolo Putti (Chiamami Genova) che ha chiesto se esista un piano di sicurezza legato alla demolizione delle pile 10 e 11 condiviso con la popolazione. Dal Pd è stato ricordato che "la zona franca urbana è ancora sospesa e le aziende sono costrette a pagare tasse e tributi dai quali sarebbero esentati poiché manca ancora il decreto attuativo del Mise", ha sottolineato la capogruppo Cristina Lodi.
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